Era il Dicembre del 2018, quando Microsoft annunciò il pensionamento prematuro del nuovo browser Edge, basato su un motore di rendering proprietario, ma supportato da troppe poche estensioni, in favore di un erede, con lo stesso nome, ma basato su Chromium, il codice alla base di Google Chrome (ma anche di Brave, Vivaldi, etc). Poco più di un anno dopo, arrivarono le prime beta testabili dello stesso, ed ora è stato annunciato il rilascio stabile del nuovo Edge multipiattaforma.
Reso disponibile per macOS, Windows (dal 7 al 10, con possibilità di anticiparne l’installazione ricorrendo alla pagina microsoft.com/en-us/edge), Android e iOS, il nuovo browser di Microsoft mantiene un’interfaccia simile al predecessore, seppur con qualche arrotondamento in più: le principali novità, come sempre avviene, sono sotto il cofano.
Accedendo al menu ad hamburger in alto a destra, è possibile notare il pieno supporto alle Progressive Web App (PWA), che permetterà di installare i siti come fossero app, con tanto di notifiche, ritrovandole nell’elenco di Start e potendole disinstallare dalle impostazioni di sistema (alla sezione “App e funzionalità”), a Chromecast (“trasmetti elementi multimediali a dispositivo”), e alle estensioni di Chrome (attivando l’apposita opzione di compatibilità). Accedendo nelle impostazioni del browser, a pagina intera, si nota la possibilità di creare (anche più di) un account, potendolo settare come locale o cloud, con quest’ultimo che permetterà di sincronizzarne i dati (es. preferiti, password) con tutte le emanazioni di Edge associate allo stesso account.
Assieme al profilo utente, è possibile disporre anche, in “Privacy e servizi”, del sistema di protezione dal rilevamento dei cookies traccianti, con l’opzione bilanciata già settata e, a disposizione, anche quelle base e rigida, per autorizzare ogni tipo di cookie o bloccarli tutti (ma correndo il rischio che il sito visitato non funzioni correttamente).
Manca l’opzione per sincronizzare da Chrome anche le estensioni e la cronologia di navigazione e, rispetto al vecchio Edge, le Collezioni, comunque in arrivo entro l’anno: in compenso, il “Visualizzatore PDF” ora permette di selezionare del testo, e di prendere delle note o di disegnare sul documento, mentre la modalità “Visualizzazione di lettura” è diventata “Lettura immersiva“, con migliorata possibilità di bonificare il testo di un sito web, come formattazione e con un tono più caldo, privandolo degli elementi di disturbo. Dulcis in fundo, rispondono presente all’appello anche la compatibilità con lo streaming in 4K, la modalità “Internet Explorer” per visitare i datati siti delle intranet, e la dark mode adattiva a quella di sistema.