Normalmente, quando si parla di Microsoft – società che sotto la gestione Nadella è tornata a competere con Apple quanto a valore di mercato – le novità tendono a concentrarsi sul cloud, su Skype, e – in rari casi – su Linkedin, il social network acquistato qualche anno fa, per integrarlo in progetti di cooperazione professionale remota. Tuttavia, nelle scorse ore, diverse indiscrezioni hanno preso a riguardare due punti cardine di Microsoft, il sistema operativo Windows, ed il suo nuovo browser Edge.
Di recente, Brad Sams – editore esecutivo di portali quali Thurrott.com e Petri.com – pubblicato il suo nuovo libro, “Beneath a Surface“, al cui interno anticipa parecchie delle novità che Microsoft avrebbe in cantiere per l’anno venturo.
Tra queste, almeno un paio sarebbero dedicate ai futuri progetti hardware di Redmond, con un grande device a due schermi, erede del passato Courier, e capace – nell’autunno del 2019, col nome provvisorio di Centaurus – di assumere varie configurazioni avviando anche software x86 purché scaricato dallo store Microsoft, ed il ritorno (dopo il disastroso matrimonio con Nokia ed il progetto Windows Phone) nel mercato mobile con lo smartphone mutaforma flessibile “Andromeda“.
A parte questo, però, com’è nella natura di Microsoft, molte delle sue prossime innovazioni riguarderanno il software, con una probabile versione alleggerita del suo sistema operativo Windows, concepita per battagliare con ChromeOS su device analoghi agli attuali Chromebook, di tipo always on/always connected.
Secondo quanto emerge, l’erede di Windows RT e del mai troppo diffuso Windows 10S potrebbe chiamarsi Windows 10 Lite, o Windows Core OS, o addirittura abbandonare ogni riferimento a Windows in modo da posizionarsi, anche tramite un diverso stile nel layout, in un nuovo e differente segmento di mercato. Tra i requisiti hardware del nuovo firmware, a detta di Sams già distribuito segretamente ad alcuni insider ma destinato ad essere palesato nella prossima primavera, all’evento BUILD 2019, figurerebbe la capacità di girare su qualsiasi architettura di CPU, sebbene il suo esordio sia riservato alla prossima linea di processori Snapdragon del chipmaker americano Qualcomm.
Da Windows Central, invece, giunge l’indiscrezione – dovuta a una fonte anima – relatival prematuro pensionamento di Edge, il browser che Microsoft ha inaugurato appena 3 anni fa, ma che ha faticato a competere con Firefox e Chrome: il nuovo programma ideato per la navigazione nel world wide web, attualmente noto col nome in codice di Anaheim, ed in predicato di apparire nella versione 19H1 di Windows 10 in arrivo nella prima metà del 2019 tramite Fast Ring (con un annuncio che potrebbe realizzarsi già la prossima settimana, secondo il senior editor di The Verge, Tom Warren), avrà come engine lo stesso (open-source) di Chrome, ovvero Chromium che, in tal modo, andrebbe a sostituire l’attuale EdgeHTML, con annesse conseguenze nel Windows Store (l’arrivo di Chrome, cambio di requisiti per i browser concorrenti, tutte le estensioni che si desidera).
Ad oggi, però, non è ben chiara la strada che Microsoft intenderebbe percorrere per arrivare a questa meta: si parla di un nuovo browser, da affiancare ad Edge ed Internet Explorer, di un browser in sostituzione di Edge, del mantenimento del brand Edge, ma con un nuovo cuore di rendering, o – anche – del mantenimento stesso di EdgeHTML ma con, in più, attivabile alla bisogna, una speciale modalità “legacy”.