Entro oggi è attesa l’approvazione del nuovo blocco di sanzioni europee contro Mosca per quanto riguarda la questione Ucraina. Sono stati gli ambasciatori dei 28 Stati membri a decidere di applicare le sanzioni a Mosca, così come ha annunciato Pia Ahrenkilde, portavoce della Commissione UE. La donna ha ricordato che le misure sono tutte “reversibili”, e che entro martedì saranno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale, per renderle note a tutti.
Da quello che si è appreso da alcune fonti della Commissione, è emerso che le sanzioni, per essere approvate, necessitano della completa unanimità dei 28 governi; ciò vuol dire, che tutti erano concordi nel prendere questa decisione. Una delle azioni che potrebbe far restringere il campo delle sanzioni, e ridurle sensibilmente, potrebbe essere la tenuta del cessate-il-fuoco; questa è infatti una delle condizioni per cui l’UE sarebbe disposta a fare qualche dietro front riguardo le sanzioni. I partecipanti alla Commissione dicono infatti: “Saranno necessari altri passi in termini di soluzione politica”. E aggiungono: “le sanzioni sono sotto revisione continua da parte dei governi e sono soggette ad aggiustamenti in ogni momento”.
E’ chiaro quindi che se i 28 governi daranno il via libera al provvedimento, il pacchetto sanzioni sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Da quel momento, i provvedimenti contro gli individui saranno operativi sin da subito, mentre è previsto che le misure di carattere economico dovrebbero avere effetto entro il giorno dopo la pubblicazione.
E’ anche evidente che per il Cremlino questo è un atto di diffida, e le misure andranno certamente a colpire anche alcune aziende russe produttrici di petrolio, come Rosneft, Transneft e Gazprom Neft. Le aziende potrebbe avere rifiuti su aumenti di capitale o prestiti vari sui mercati europei, ma per il momento il mercato del gas, detenuto da Gazprom, che è la più grande azienda del mondo nel settore, non sembra colpito.
Il premier russo Dmitri Medvedev ha lanciato un avvertimento e ha detto che se le misure saranno troppo restrittive la Russia risponderà “in maniera asimmetrica”. Come? Per esempio “limitando il traffico delle compagnie aeree europee sopra i cieli del Paese“. Ricorda ancora Medvedev, che le sanzioni contro la Russia “non aiutano affatto a riportare la pace in Ucraina” e “potrebbero minare la sicurezza mondiale”.