Sergio Mattarella. Le considerazioni del Presidente contro l’evasione fiscale

Rispondendo ad alcune domande dei studenti delle scuole secondarie di secondo grado, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella replica ad alcune domande sull'evasione fiscale.

Sergio Mattarella. Le considerazioni del Presidente contro l’evasione fiscale

Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha risposto ad alcune domande degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, ospiti al Quirinale. L’argomento cardine dell’incontro è l’evasione fiscale, con la considerazione che il problema nasce dagli scarsi controlli e dalle poche verifiche, colpevolizzando però anche la cultura e la mentalità italiane.

Secondo Sergio Mattarella, è difficile combattere l’evasione fiscale perché “È l’esaltazione della chiusura in sé stessi, dell’individualismo esasperato”. Per il presidente della Repubblica Italiana si tratta di un problema che colpisce numerosi paesi, tra cui il nostro.

Combattere l’evasione fiscale per aumentare gli stipendi

Per Sergio Mattarella si tratta di un problema grave perché: “Significa ignorare che si vive insieme e che la convivenza significa contribuire tutti insieme alla vita comune. Chi evade cerca invece di sottrarsi a questo dovere, di sfruttare le tasse che pagano gli altri per i servizi di cui si avvale”.

L’evasione fiscale, aggiunge Sergio Mattarella, si aggira attorno ai 119 miliardi di euro, una cifra enorme che aggrava non poco le casse dello Stato italiano. Cercando di combattere questo problema con delle norme più rigide molti cittadini, secondo il presidente della Repubblica, potrebbero ricevere uno stipendio maggiore nella busta paga, oppure delle pensioni migliori: “Se scomparisse, le possibilità di aumentare pensioni, di aumentare stipendi, di abbassare le tasse per chi le paga, e così via, sarebbero di molto aumentate”.

Come riporta il sito “Quifinanza.itl’Italia è il primo paese europeo con più evasione fiscale con i suoi 3.147 euro pro capite su una pressione fiscale del 43%. L’aliquota Iva più alta da noi è al 22%, l’Iva evasa è al 25,9%. Dietro, a gran sorpresa, si classifica la Danimarca con 3.066 euro di evasione pro capite per una pressione fiscale del 46,5% e terzo il Lussemburgo con 2.777 euro di evasione pro capite su una pressione fiscale del 37,2%.

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