Di recente, il mondo dello streaming online, attualmente dominato da Netflix, ha conosciuto due nuovi protagonisti: Disney+ ed Apple TV+. A questi, però, si è appena aggiunto un nuovo competitor, Plex che, nato a metà degli anni 2.000 quale costola di Kodi (all’epoca XBMC) come mediaplayer per i Media Center, ha completato il proprio percorso evolutivo offrendo – gratuitamente, in circa 220 paesi (Italia compresa) – (oltre ai già presenti contenuti musicali targati Tidal) un ampio bouquet di contenuti multimediali dedicati all’intrattenimento.
I contenuti in oggetto, circa un migliaio, frutto delle collaborazioni sottoscritte con grosse major della produzione filmica (es. Warner Bros, Legendary, MGM, Lionsgate), sono posizionati in Home, all’interno della raccolta “Free to Watch” accessibile dalla barra laterale all’interno della sezione “Film e TV”, e risultano suddivisi per categorie (documentari, musical, notiziari, film, eventi sportivi, web show, spettacoli, serie TV), sfogliabili tramite il sistema del carosello orizzontale: ogni contenuto ha la sua scheda dettagliata, con in bell’evidenza il punteggio del noto sito di recensioni Rotten Tomatoes.
All’atto dell’iscrizione al servizio, per chi non avesse un vecchio account Plex, verrà reso noto che il tutto viene fruito dietro la visione di qualche spot pubblicitario (comunque meno che sulle TV via cavo), e che ciò non andrà a riguardare le librerie dei contenuti personali.
Chi volesse, però, aggirare il problema in oggetto, potrà sottoscrivere l’abbonamento Plex Pass, a 4.99 euro mensili, beneficiando (tra le altre cose) anche del Parental Control, della registrazione dei live, e di un meccanismo di Mobile Sync. Diversamente, chi non fosse affatto interessato allo streaming dei contenuti gratuiti in oggetto, sostanziato nel servizio “Free to Watch” di Plex, potrà disattivarlo.
Per fruire della libreria di Plex, ad oggi per lo più in inglese (con i sottotitoli in arrivo), e con alcune esclusive territoriali (sebbene la maggior parte dei contenuti sia globalmente accessibile), è possibile usare il computer (Windows o MacOS, via browser), le smart TV, i dongle o i set-top-box (Apple TV, Roku TV, Android TV, Amazon Fire TV), e financo le consolle (Playstation 4 ed Xbox One): da segnalare, infine, il supporto – via app gratuita (Android/iOS) Plex – alla facoltà di eseguire il mirroring da smartphone o tablet, grazie all’assicurata compatibilità verso Google Chromecast.