L’atteso evento Honor si è da poco concluso in terra cinese, col CEO dello spin-off low cost di Huawei, George Zhao, che ha alzato il sipario sulla coppia di smartphone top gamma Honor V30 ed Honor V30 Pro, destinati a figurare negli annali della tecnologia mobile come i primi modelli del brand abilitati alla connessione 5G.
I gemelli diversi Honor V30 e V30 Pro si avvalgono di spigoli arrotondati per lo chassis, redatto in vetro opaco onde rendere al meglio le 4 colorazioni preventivate all’esordio: Magic Night Star River (nero), Icelandic Fantasy (bianco perlaceo), Twilight Orange, e Charm Star Blue. Nonostante il materiale prescelto, solo il modello Pro implementa anche la ricarica super (in mezzora si recupera il 52%) wireless, a 27W.
Il frontale di ambedue gli Honor V30 somiglia a quello del Galaxy S10+, con un foro oblungo, qui però spostato a sinistra, atto a contenere una coppia di selfiecamere, abilitate all’abbellimento via intelligenza artificiale, rispettivamente da 32 (f/2.0, con modalità notturna Super Nigh) e 8 (f/2.2, ultragrandangolo da 105°) megapixel.
In tal modo, anche in virtù dello scanner per le impronte sloggiato sul lato, il display LCD da 6.57 pollici, reso con una risoluzione FullHD+ su un aspetto panoramico a 20:9, guadagna il 91.46% dello screen-to-body, offrendo una notevole superficie visiva, riposante per gli occhi (TUV Rheinland), ben leggibile all’aperto (400 PPI), condita di immagini ben colorate (96% sulla scala NTSC 96%).
Il retro degli Honor V30, invece, varia la tripla fotocamera a seconda che ci si trovi al cospetto del modello standard o Pro: in ambedue i device il minimo comun denominatore è rappresentato dal modulo principale da 40 (Sony IMX600, autofocus laser, e doppia stabilizzazione ottica, filtro Matrix Camera di tipo RYYB per catturare più luce, f/1.8 nel V30 normale e f/1.6 nel V30 Pro), cui fa seguito un telescopico da 8 (stabilizzazione ottica a 4 assi nel V30, a 5 nel V30 Pro, f/2.4, zoom digitale 30x e ottico 3x). Nel V30 standard, però, è adottato un comune ultrawide da 8 (f /2.4) megapixel, mentre il V30 Pro ne monta uno da 12 (f/2.2) con ampio campo visivo (109°) capace di riprese cinematografiche in 16:9.
A fornire un adeguato supporto al gaming, nei V30 standard e V30 Pro concorre la scheda grafica Mali-G76 MC16 beneficiata dalle ottimizzazioni Kirin Gaming + 2.0 e GPU Turbo: il processore è sempre l’autoprodotto HiSilicon Kirin 990, ma nel V30 è abbinato ad un modem 5G dedicato (Balong 5000) mentre nel V30 Pro il supporto al 5G, sempre dual mode (standalone e non), è nativamente integrato nel chip. Le combinazioni mnemoniche sono un ulteriore elemento di differenziazione: Honor V30 abbinerà 128 GB di storage a 6 (3.299 yuan, 425 euro) od 8 GB (3.699 yuan, 477 euro) di RAM, laddove il V30 Pro schiererà 8 GB di RAM in tandem con 128 (3.899 yuan, 503 euro) o 256 GB (4.199 yuan, 542 euro) di storage.
A supportare cotante esigenze energetiche concorrerà una batteria, da 4.200 mAh nel V30, con carica rapida (in mezzora del 70%) via Type-C a 40W, e da 4.100 mAh nel V30 Pro, sempre con carica rapida a 40W ma, oltre al summenzionato wireless charging, anche con supporto alla carica inversa (7.5W).
Animati da Magic UI 3.0.1 quale interfaccia per Android 10, gli Honor V30 e V30 Pro arriveranno sul mercato, dal 5 Dicembre, con il Dual SIM (sì da poter usare 4 e 5G assieme), Bluetooth 5.1, Wi-Fi ac dual band, NFC, e GPS (con frequenze L1 ed L5, e posizionamento BeiDou, QZSS, Galileo e Glonass).