Il 2018 non è stato un anno propriamente positivo, per Samsung che, secondo il report della società di analisi Canalys, ha perso (rispetto al 2017) importanti percentuali (il 14% solo nell’Europa Occidentale) di market share un po’ ovunque nel mondo. I top gamma per il decennale della serie Galaxy S invertiranno la rotta? Ecco cosa ha detto, in proposito, l’evento Unpacked 2019 appena tenutosi all’Auditorium Bill Graham Civic di San Francisco e, in simultanea, al Tobacco Dock di Londra.
Ecco il terzetto dei Galaxy S10
I nuovi Galaxy S10, rappresentati dal Galaxy S10e, dal Galaxy S10, e dal Galaxy S10 Plus, (già pre-ordinabili, con disponibilità effettiva dall’8 Marzo), ricalcano quanto visto sul Galaxy S9+, anche quanto a curve, con adeguati perfezionamenti nell’ergonomia, migliorata grazie allo spessore ridotto ed alle cornici ulteriormente ottimizzate, sì da assicurare oltre il 90% del body-to-screen al display, Infinity-O (quindi con foro posto in alto a destra), protetto da un vetro Gorilla Glass, all’interno di un telaio in alluminio IP68. Il perimetro esterno dei Galaxy S del decennale ospita in alto il carrellino per SIM e schedina microSD (da 512 GB, alternativa alla seconda nanoSIM), oltre al microfono, mentre a destra è posto il bilanciere del volume ed il tasto d’accensione, a sinistra il pulsante per Bixby, ed in basso la griglia per lo speaker (capace di un audio stereo in tandem con la capsula auricolare), la porta microUSB Type-C (comunque possibile la ricarica wireless con standard Qi a 15W), ed il jack da 3.5 mm.
Galaxy S10+
Il modello più grande (SM-G975F) del terzetto, ovvero il Galaxy S10+ (157.6 x 74.1 x 7.8 mm, per 175 grammi), sotto un vetro Gorilla Glass 6, monta un display Dynamic AMOLED da 6.4 pollici compatibile con l’HDR+, con una risoluzione QuadHD+ (3040 x 1440 pixel, dovuta all’aspect ratio 19:9), provvisto di certificazioni VDE e Eye Comfort di TÜV Rheinland (riduzione luce blu), molto ben definito cromaticamente (438 PPI) e luminoso (punte di 800 nits), sotto il quale è celato uno scanner ultrasonico per le impronte digitali.
La selfiecamera, alloggiata nel foro oblungo in-screen, è duale, con un sensore principale da 10 megapixel (f/1.9, 1.22 micron, anche per la scansione del viso) affiancato da uno secondario pari ad 8 megapixel (f/2.2, per la profondità, con Live focus per la sfocatura creativa post-scatto): sul retro, in un semaforo orizzontale volto a procedere il Flash LED ed il cardiofrequenzimetro ottico, le fotocamere sono ben tre, con il grandangolo (77°) da 12 megapixel (apertura variabile f/1.5 per la notte e f/2.4 per il giorno, con messa a fuoco Dual Pixel, sempre stabilizzato otticamente), seguito dal teleobiettivo 2x (45°, dotato di autofocus e stabilizzazione ottica delle immagini) da 12 megapixel (f/2.4), a sua volta accompagnato da un ultra grandangolo (123°, quanto l’occhio umano) da 16 megapixel (f/2.2, fuoco fisso).
In termini di funzionalità, gli scatti verso i soggetti terzi beneficiano di un migliorato riconoscimento delle scene (30), di un incrementato riconoscimento dei difetti (con “Suggerimenti Scatti” per ottenere un miglior risultato), delle ottimizzazioni notturne della modalità Bright Night, del Super Slow Motion anche in FullHD (oltre al 960fps, che passa a 0.4 secondi, ed al 480fps, che si spinge sino a 0.8 secondi), del Best shot (scatto automatico rilevate le condizioni ottimali), della Doppia cattura con Wide Angle, della stabilizzazione Super Steady Video, di varie modalità (blur, color point, mono, side light, spin, vintage, zoom) nella sfocatura garantita dall’effetto Bokeh, della scansione dei documenti agevolata dalla AI Bixby Vision (correzione automatica della prospettiva inquadrando del testo), della registrazione dei video HDR10+ e fino a 4K@60fps.
L’acquisizione della controllata AKG è messa a frutto tanto nella sonorità stereo (arricchita dal suono Dolby Atmos), quanto negli auricolari collegabili al jack da 3.5 mm.
In termini di memorie, ferma restando la presenza del processore octa-core (2.8 GHz, a 8 nanometri, alternativo allo Snapdragon 855 per i modelli USA) Exynos 9820 (con conseguente NPU, per lanciare sempre velocemente le app usate più di frequente, e GPU Mali-G76 MP12), è possibile giostrarsi tra RAM da 8/12 GB, e storage (espandibile) da 128/512 GB (USF 2.1) / 1 TB (UFS 3.0), con le colorazioni Prism White, Prism Black, e Prism Green disponibili nelle configurazioni da 8+128GB (1.029 euro) e 8+512 GB (1.299 euro), e l’edizione speciale – 1 TB di storage e 12 GB di RAM (1.599 euro) – presente nelle nuance Luxurious Ceramic Black o White dovute alla coverback ceramica, peso 198 grammi).
Le connessioni a bordo sono rappresentate dal Wi-Fi 6 (ovvero ax, con segnalazione delle reti potenzialmente dannose e ponte ininterrotto con il 4G, MU-MIMO), dal Bluetooth 5.0 (ANT+), dal 4G/LTE cat.20, dal NFC, e dal GPS (BeiDou, Galileo, Glonass), mentre la batteria raggiunge (rapidamente, grazie alla ricarica veloce da 15W) la capienza di 4.100 mAh, fungendo da power bank per altri dispositivi poggiati sulla “schiena” del device, grazie alla feature di ricarica inversa Wireless PowerShare (9W). Da segnalare il sistema operativo, Android Pie 9.0, celato sotto l’interfaccia One UI, supportata dall’utilizzo dell’assistente virtuale Bixby 2.0 (richiamabile dal pulsante laterale, capace di ridurre i tocchi sul display automatizzando diverse routine), ottimizzata in modo da suggerire le informazioni più utili alla prassi in esecuzione, ed arricchita dalle app proprietarie Samsung Dex (per l’uso in modalità computer), Samsung Health, Samsung Pay (in tandem con l’NFC), e Samsung Store (ex Samsung Apps).
Spin off della serata, il Galaxy S10 5G è in pratica l’ennesima variante dell’S10+, dal quale diverge per un display AMOLED QHD+ da 6.7 pollici, per la batteria da 4.500 mAh (ricaricata velocemente a 25W), per l’unica combinazione mnemonica (8+256 GB, UFS 2.1, non espandibile), per l’integrazione – onde supportare le funzionalità fotografiche Video Live Focus ed Automatic Ruler – di una fotocamera 3D (hQVGA).
Galaxy S10
Il modello intermedio (SM-G973F), ovvero il Galaxy S10 (149.9 x 70.4 x 7.8 mm, per 157 grammi), arriva con piccole variazioni rispetto al modello Plus, del quale conserva la tripla fotocamera posteriore, lo scanner sotto al display, ed il design “hole punch”: tuttavia, all’interno del più piccolo (6.1 pollici) display Dynamic AMOLED HDR+ (con 550 PPI, e lo stesso body-to-screen – pari al 93.1% – del Plus), il foro è più piccolo, ospitando una selfiecamera mono, da 10 megapixel (f/1.9, per lo sblocco facciale), sempre con Dual Pixel Autofocus, attrezzata per girare video 4K e per supportare gli stickers AR Emoji. La batteria cala a 3.400 mAh (pur mantenendo le ottimizzazioni già menzionate a proposito della ricarica rapida e di quella wireless inversa), il che – vista la permanenza del processore proprietario Exynos 9820 – è a tutto vantaggio dell’autonomia. Le combinazioni mnemoniche, prevista per i modelli allestiti in Prism White/Prism Green/Prism Black, sono da 8+128 (929 euro) ed 8+512 GB 1.179 euro).
Galaxy S10e
Decisamente più piccolo (69,9 x 142,2 x 7,9 mm, per 150 grammi), il Galaxy S10e presenta, sul 91.6% del frontale, un display AMOLED da 5.8 pollici, FullHD+ (19:9, 522 PPI). La capacità di calcolo del Galaxy S10e è la stessa dei fratelli maggiori (essendo ottimizzato per i giochi creati con Unity), stante la presenza del processore Exynos 9820, qui messo in tandem con una combinazione mnemonica comunque notevole (6+128 GB, espandibile con slot ibrido, a 779 euro), ma la batteria ha una capienza di 3.100 mAh (anche qui con Wireless Charging 2.0 e Wireless PowerShare) e lo scanner per le impronte digitali è posto sul lato, sotto il pulsante di accensione: la selfiecamera è mono, normale (80°) anche qui da 10 megapixel (AF, f/1.9), e la fotocamera posteriore è “solo” duale, con un sensore grandangolare (77°) da 12 megapixel (f/1.5/2.4, autofocus, OIS) ed uno ultragrandangolare (123°) da 16 megapixel (fuoco fisso), con zoom ibrido (8X digitale, ottico 0.5X). In compenso, il modello entry level del terzetto (disponibile in Italia anche in bianco, verde, e nero) è l’unico a poter sfoggiare la colorazione aggiuntiva Canary Yellow.
Cover ufficiali
Le cover (come pure le pellicole protettive) ufficiali non mancano (con prezzi tra i 29 e i 69 dollari) e, oltre alle consuete Clear Cover (trasparente), Clear View (nero, verde, bianco), Protective Standing (argento, nero, bianco, blu), e Silicone (verde, bianco, giallo, barry pink, nero, verde, navy), vi sono quelle in pelle (nei colori bianco, blu, grigio, nero, rosso, verde, con navy e giallo appannaggio del Galaxy S10e), e quelle più interattive, come la cover Led View (nero, bianco, verde) e la cover LED (bianco, o nero) che, montata su un Galaxy S10, grazie alla ricarica wireless inversa di quest’ultimo, mostra un motivo stellato sul dorso ed esibisce alcuni utili dettagli in caso di chiamata in arrivo.
Permuta vecchi modelli
Inoltre è previsto, parimenti, il programma ufficiale di Samsung per la permuta dei vecchi modelli di top gamma: grazie a quest’iniziativa, portando un Galaxy S9 (S+) o Note 9, si potranno avere 550 euro di sconto, che scenderanno a 300 con i Galaxy S8 e Note 8, ed a 150 con i Galaxy S7/s6 e Note 5. Pre-ordinando i Galaxy S10 dalla mezzanotte di oggi, si otterrà la consegna del proprio top gamma l’8 Marzo e, in più, si avrà diritto ad ottenere, gratis, un bundle del valore di 300 euro inclusivo di una cover Creal View, di uno speaker Bluetooth JBL Charge 3, e dei nuovi auricolari (eredi dei Gear Icon X 2018) Galaxy Buds.