Per Fabrizio Corona continuano i problemi e la sua detenzione in carcere deve continuare. Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha deciso che i 9 mesi scontati dall’ex re dei paparazzi in affidamento ai servizi sociali devono essere annullati, ma non solo: tale periodo dovrà essere scontato di nuovo dall’imputato, questa volta dietro le sbarre del carcere.
Il legale Ivano Chiesa, rappresentante di Corona insieme ad Antonella Calcaterra, si dimostra stupito e senza parole: “Impugneremo la decisione in palese contrasto con una sentenza di assoluzione “. Questa decisione quindi, come riporta il sito dell’Ansa, secondo la difesa dell’ex fotografo dei vip, è in netto contrasto con quanto valutato dallo stesso Tribunale di Sorveglianza nella sentenza di assoluzione in merito ai contanti ritrovati nel controsoffitto.
Fabrizio Corona, annullati i mesi passati in affidamento terapeutico
Ricordiamo che nel mese di aprile lo stesso Tribunale aveva revocato l’affidamento terapeutico per disintossicarsi dall’uso di cocaina – concessa nel febbraio 2018 – e disposta l’immediato arresto di Corona. Questo anche a causa del comportamento reputato “inadeguato” di Corona, un ulteriore programma di riabilitazione esterno al carcere non sarebbe opportuno viste e considerate le sue continue violazioni delle regole.
Quindi Corona dovrà rimanere a San Vittore e scontare di nuovo quasi cinque mesi che gli erano stati concessi in parziale libertà, tenendo in considerazione però il periodo che andava da febbraio e novembre. L’avvocato Nunzia Gatto, numero due della Procura generale milanese, ha richiesto la revoca anche di quel periodo e proprio in queste ore la richiesta è stata accolta.
Gli avvocati di Corona hanno cercato di spiegare in tutti i modi che non c’era alcun motivo per l’annullamento dei quei nove mesi già scontati, soprattutto dopo l’arrivo della sentenza di piena assoluzione in merito al ritrovamento di contanti nel controsoffitto. Al momento la situazione rimane invariata e per Corona sembra che le buone notizie non vogliano proprio arrivare.