WhatsApp inaugura la due giorni di Halloween con una doppietta di indiscrezioni emerse a proposito del suo celebre client di messaggistica, ma anche con l’avvio di una causa legale per tutelare la privacy dei propri utenti, coinvolti in una pericolosa operazione di spionaggio internazionale.
Sovente, Facebook è finita sotto i riflettori per problemi legati alla privacy dei propri utenti ma, da qualche tempo, qualcosa sembra sul punto di cambiare in quel di Menlo Park. Ne è prova la causa legale appena partita davanti alla Corte Federale degli States, che vede sul banco degli imputati la security house israeliana Nso Group, accusata da Facebook (in base alle prove raccolte verso Maggio grazie al Citizen Lab dell’università canadese di Toronto) di aver spiato, distribuiti su 20 paesi, 1.400 utenti di WhatsApp, tra cui anche un centinaio tra giornalisti e di attivisti impegnati in battaglie per i diritti umani. Nel contempo, la piattaforma di messaggistica in verde ha provveduto, in questi stessi giorni, ad avvertire tutti gli obiettivi sensibili coinvolti in quest’operazione di spionaggio ad ampio raggio.
Passando a note più liete, WhatsApp continua a macinare novità e, a quelle alle quali sta già lavorando, come la dark mode, se ne sono aggiunte, in un’ideale road map di prossima implementazione, altre due, appena scoperte dai puntuali leaker di WABetaInfo. Questi ultimi, a suon di tweet e di post sul proprio sito ufficiale, hanno comunicato – in seguito all’analisi di una versione di Whatsapp in loro possesso – di avervi rinvenuto riferimenti all’uso di WhatsApp su più dispositivi.
Ad oggi, la chat app in verde by Facebook è legata indissolubilmente alla presenza di una SIM e del relativo numero di telefono, ma le cose potrebbero cambiare, permettendo di usare uno stesso account, in contemporanea, su più dispositivi, con annessa sincronizzazione dei messaggi ricevuti qui e là. Il tutto, inoltre, dovrebbe conservare la crittografia end-to-end per la sicurezza delle comunicazioni, forse tramite una soluzione proprietaria che preveda l’assegnazione di specifiche chiavi d’identificazione ad ogni dispositivo.
Nel mentre sarà possibile un uso multi-device dello stesso account utente, WhatsApp verosimilmente sbarcherà anche sui tablet Apple, ovvero sugli iPad, con un’app ufficiale per iPadOS, che eviterà agli utenti di doversi accontentare del mirroring via browser tenendo sempre un iPhone nei paraggi.
Al momento, però, anche se le novità in oggetto risultano in fase di concretizzazione, i relativi lavori di sviluppo sono ancora ad uno stadio iniziale e, dunque, è impossibile azzardare un’ipotesi in merito che ne contempli i tempi di rilascio.