Matteo Salvini ha rivelato che vorrebbe diventare il sindaco di Milano

Il leader della Lega ha espresso il desiderio di diventare il primo cittadino di Milano nel corso dell'intervista alla trasmissione di Rai Due, "Agorà".

Matteo Salvini ha rivelato che vorrebbe diventare il sindaco di Milano

Il leader della Lega Matteo Salvini è stato protagonista di un’intervista nel corso della trasmissioneAgorà” condotta dalla presentatrice Serena Bortone e il politico ha colto l’occasione per rivelare il suo sogno. L’ex ministro dell’Interno ha spiegato che vorrebbe diventare il primo cittadino di Milano in futuro. D’altronde è la sua città ed è evidente che sia desideroso di poter realizzare questo sogno e la città di Milano al momento è governata dalla sinistra, da Giuseppe Sala.

L’ex vice presidente del consiglio dei ministri non ha avuto problemi a raccontare questo desiderio nel corso del programma Agorà. Allo stesso tempo ha fatto intendere che non si tratta del suo primo obiettivo, in quanto prima ha intenzione di tornare al governo per battere l’attuale maggioranza giallorossa.

Le parole del leader della Lega Matteo Salvini

Queste sono le dichiarazioni del leghista Matteo Salvini che si è espresso al riguardo: “Prima mi piacerebbe tornare al governo per finire quello che abbiamo cominciato”. Salvini ha continuato dicendo che, successivamente, vorrebbe amministrare la città di Milano, attraverso una battuta ironica: “Però ho smesso di fumare, quindi conto di avere qualche annetto”.

Questa possibilità di guidare il capoluogo lombardo potrebbe rendere felici i colleghi della Lega, che avrebbero la possibilità di ritagliarsi un maggiore spazio sul piano della politica nazionale.

Si tratta solamente di uno degli argomenti sui quali si è soffermato il leader della Lega, che ha voluto parlare anche di altre questioni. L’ex ministro dell’Interno ha colto l’occasione per chiarire una dichiarazione da lui fatta in passato e travisata da alcune persone. Salvini ha precisato di non essersi pentito per aver chiesto dei pieni poteri, perché intendeva dire un’altra cosa. Queste sono le parole del leghista che ha voluto chiarire la situazione: “Intendevo nelle modalità previste dalla Costituzione, lo ridico: facciamo votare gli italiani”.

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