Arrestato l’ex boss Felice Maniero, per maltrattamenti alla compagna

È stato arrestato a Brescia Felice Maniero, l’ex boss della Mala del Brenta noto come Faccia d'angelo, per aver picchiato la compagna. Al momento dell'arresto scoppia in lacrime.

Arrestato l’ex boss Felice Maniero, per maltrattamenti alla compagna

Noto in passato con l’appellativo faccia d’angelo, l’ex boss Felice Maniero è stato tratto in arresto per maltrattamenti alla compagna. L’ex boss della Mala del Brenta, che ha terrorizzato per diversi anni il Nord Italia con omicidi e rapine, vive da svariati anni in Lombardia sotto protezione e con una nuova identità.

L’uomo stava con la compagna a Brescia, ed è lì che è stato arrestato. Al momento dell’arresto Maniero è scoppiato a piangere, probabilmente per la tensione accumulata e per aver essere finito nuovamente nelle mani della polizia. A denunciarlo è stata proprio la compagna e, in linea con le nuove regole del Codice rosso, immediatamente è scattato l’arresto.

Al momento quindi, l’ex boss è nel penitenziario di Bergamo e adesso deve rispondere delle violenze fisiche e psicologiche a cui ha sottoposto la sua compagna. Da tempo pare che la donna, 47 anni, fosse succube del compagno, che la vessava in continuazione, ma adesso non ha avuto più il coraggio di sopportare e lo ha denunciato.

Nei confronti di Maniero è stata emanata una ordinanza di custodia cautelare con il nuovo nome che gli è stato attribuito da quando è uscito dal carcere nel 2010. A breve sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia che servirà per accertare i fatti. Maniero ha nel suo passato terribili episodi di sangue che hanno segnato parte dell’Italia settentrionale.

A lui e alla sua banda sono stati attribuiti 17 omicidi compiuti in Veneto negli anni Ottanta e due rapine miliardarie. Una di queste è stata fatta al Casinò di Venezia, e l’altra all’aeroporto ‘Marco Polo’ di Tessera in cui stava per partire un carico di 170 chili d’oro. Oltre a tutto ciò, è anche evaso due volte dal carcere: da quello di Fossombrone e da quello di Padova.

L’ex boss avrebbe dovuto scontare una condanna definitiva a 17 anni di reclusione, ma la sua decisione di collaborare con la giustizia nel 1995 ha fatto sì che gliene venissero riconosciuti molto meno. Maniero era stato condannato per associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidi, rapine, traffico di droga e sequestri. 

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