I Carabinieri di Bagnara Calabra si sono trovati davanti ad un fatto sconcertante, avvenuto nella serata di ieri 4 settembre, quando hanno proceduto all’arresto di Daniele Condina, un uomo reggino di 37 anni, resosi colpevole di aver incendiato un’abitazione.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per alcuni reati commessi in precedenza, è stato avvistato in evidente stato di agitazione mentre prendeva a pugni un portone di una casa situata in via Garibaldi. La testimone che ha avvertito l’Arma dei Carabinieri ha riferito di aver sentito le grida dell’uomo e subito ha pensato di dare l’allarme. Appena i militari sono arrivati sul luogo segnalato, hanno iniziato ad indagare sui fatti e ben presto hanno scoperto che Condina, poco prima, aveva avuto uno scontro con un rumeno.
La motivazione del reo confesso circa l’accaduto
Questo diverbio è poi degenerato, arrivando ad uno scontro fisico, a quel punto Condina si è intrufolato nell’abitazione del rumeno e, una volta dentro, ha appiccato il fuoco con l’intento di demolire l’intera abitazione. Le ricerche sono iniziate immediatamente e il colpevole del fattaccio è stato subito rintracciato. Le sue condizioni sono subito apparse alterate: in evidente stato di ebbrezza e confusione mentale, l’uomo ripeteva in continuazione di voler “ripulire la città dagli stranieri“, ribadendo più volte di essere un “fascista estremo“.
I Carabinieri non hanno perso tempo ed hanno ascoltato la testimonianza della vittima e di tutti quelli che si trovavano nelle vicinanze o fossero, in qualche modo, a conoscenza di particolari utili alle indagini. Visionati anche i video di sorveglianza che, senza lasciar posto a nessun dubbio, hanno inchiodato Condina come unico colpevole dei fatti.
Subito dopo, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di danneggiamento e incendio doloso e, di conseguenza, posto agli arresti domiciliari, in attesa del processo per direttissima che stabilirà la pena che Condina dovrà scontare.