Chi vuole smettere di fumare o vuole ridurre il tasso di nicotina, il primo passo che va è passare da una sigaretta classica alla famosa sigaretta elettronica, pensando che poiché si tratti solo di fumo essa non sia dannosa. Tuttavia non è così e di recente si è verificato il primo morto proprio a seguito delle sigarette elettroniche.
Lo svapare è diventata una pratica molto comune e addirittura alcuni pensano che si possa utilizzare anche dove c’è il divieto di fumo: cosa assolutamente non vera. Un divieto di fumo include anche le e-cig. Il decesso è stato registrato negli Stati Uniti e l’adulto in questione sarebbe stato stroncato da una malattia polmonare dovuta al fumo.
Nuova malattia legata all’uso di sigarette elettroniche?
Secondo gli inquirenti è possibile che ci siano delle malattie legate proprio all’utilizzo di tali sigarette. Esattamente dalla fine del mese di giugno, dunque un paio di mesi fa, sono stati riscontrati quasi 200 ragazzi con possibili malattie polmonari causate dallo svapo. Secondo quanto riportato dai medici americani, alcuni di essi necessitavano addirittura del respiratore artificiale.
Ad un ragazzo, la situazione era talmente critica che veniva tenuto in vita con i macchinari. Questa malattia si chiama “sindrome da svapo” ed inizialmente viene scambiata per una normale malattia polmonare, in quanto i sintomi sono gli stessi. I medici a questo punto sono letteralmente divisi in due: c’è chi sostiene la pericolosità delle sigarette elettroniche e chi invece afferma che non ci siano sufficienti prove per accusarle.
Il funzionamento di una e-cig si basa sull’utilizzo della corrente che tramite resistenze riscalda un liquido presente nella “cartuccia”. Questa sostanza è costituita da acqua, glicerolo, glicole propilenico e aromi ed in alcuni casi può esserci anche la nicotina, anche se in quantità decisamente inferiori rispetto alla sigaretta tradizionale. Il vapore emesso dallo svapo penetra nei polmoni e le sostanze all’interno di tale vapore sono ancora sotto l’analisi dei ricercatori.