Altra strage pubblica negli Stati Uniti. Questa volta il tutto è successo in un centro commerciale in Texas. Il colpevole al momento della sparatoria indossava occhiali, pantaloni lunghi, maglietta e cuffie per attutire i rumori degli spari. L’arma utilizzata per far fuoco sulla folla è stata un AK-47, il famoso fucile d’assalto chiamato anche Kalashnikov.
Il centro commerciale si chiama Cielo Vista e il ragazzo che ha iniziato a sparare all’impazzata ha soltanto 21 anni. Il suo nome è Patrick Crusius e proviene da Dallas. Il motivo di tale strage sarebbe da attribuire al razzismo.
Sparatoria in Texas: 19 morti e tanti feriti
La bravata del ragazzo ha avuto ripercussioni enormi: si parla di almeno 19 decessi, tra cui anche bambini e di 22 feriti (alcuni giornali ne affermano una quarantina). Le condizioni sono talmente critiche che gli ospedali hanno rilasciato dei comunicati in cui chiedono di donare quanto più sangue è possibile e il prima possibile.
A non far crescere notevolmente il numero di vittime ci ha pensato la polizia che, con un rapido intervento, ha fermato il ventunenne. Si trattava di un normale sabato di shopping, quelli a cui si è abituati ma, tutto ad un tratto, documentato anche dai video registrati dai telefoni di chi era presente sul posto in quel momento, il tutto si è trasformato in tragedia.
Riguardando i filmati si sentono svariati spari in sequenza, seguiti da urla strazianti e la corsa dei sopravvissuti con le mani in alto per sperare di non essere le prossime vittime. Sulla vicenda si è espresso Donald Trump tramite un tweet con il quale afferma che è già al lavoro con le forze dell’ordine locali. Il killer, però, chiama in causa il Presidente degli Stati Uniti in quanto, in base a ciò che ha riportato il ragazzo, avrebbe semplicemente anticipato il tipo di campagna elettorale di Trump.