Schauble: “La Germania non vuole un’Europa tedesca e crede che nessun paese possa assumere un ruolo di primo piano, tuttavia Berlino ha una responsabilità particolare nel percorso di uscita dalla crisi della zona euro”.
Lo ha scritto il ministro delle finanze tedesco in un editoriale.
“E ‘un’idea completamente assurda, pensare che i tedeschi vogliano svolgere il ruolo di leader in Europa … Noi non vogliamo un’ Europa tedesca”.
Ma, ha aggiunto, “allo stesso tempo la Germania ritiene di avere una responsabilità particolare nel percorso di responsabilità comune per risolvere la crisi della zona euro. Ci assumiamo questa responsabilità di leadership, soprattutto in partnership con i nostri amici francesi.”
Molta parte della discussione sulla Germania durante la crisi della zona euro è stato contraddittoria, ha osservato Schauble, con accuse di fare troppo e di fare troppo poco.
“E ‘un errore pensare che in Europa un paese debba o possa prevalere. La particolare composizione politica dell’Europa semplicemente non si presta al concetto di una nazione leader e delle altre al seguito”.
“I tedeschi meno di tutti possono tollerare un Europa tedesca. Vogliamo piuttosto vedere la Germania favorire la ripresa economica in Europa, senza essere debole in questo processo”.
Schaeuble ha visitato Atene giovedì scorso in un viaggio presentato dal governo greco come una dimostrazione di sostegno da uno dei suoi più grandi creditori.
Chissà se i greci l’hanno bevuta.
Vediamo un po:
Una nazione in surplus strutturale a causa dell’Euro, che può richiedere manosopera specializzata a basso costo dai paesi del sud, che è il maggior creditore delle economie più in crisi in zona euro (dopo aver prestato in modo azzardato sapendo di poterlo fare), che ha il proprio modello di sviluppo incastonato del trattato di Maastricht, che ha una banca centrale che fa da modello alla BCE…
Beh, non ha vinto i mondiali di calcio, ma manca davvero solo quello.
E riducendo così le economie più forti calcisticamente, siamo sicuri che presto ci riuscirà