Cuneo: la lite su come condire un piatto di ravioli finisce a coltellate (1 / 2)

Cuneo: la lite su come condire un piatto di ravioli finisce a coltellate

Per noi italiani il cibo è qualcosa di sacro. Siamo probabilmente la nazione che più prende sul serio la questione relativa al “mangiare bene”. Tra catanesi e palermitani ancora oggi nel 2019 si litiga su quale tra “arancina” e “arancino” sia il termine corretto. I napoletani sono convinti che tutte le pizze sfornate al di fuori dei confini provinciali non siano vere pizze. E potremmo continuare a lungo con altri esempi.

Se – per fortuna – quasi sempre queste discussioni si limitano alle parole, ci sono anche casi estremi in cui un disaccordo sulla preparazione di un piatto arriva alla violenza fisica. Due anni fa a Mondovì, in provincia di Cuneo, due amici erano a tavola a discutere di cibo. Di ravioli, per l’esattezza. Uno sosteneva che il miglior condimento fosse un tipico sugo di carne piemontese, l’altro proponeva panna e pancetta.

Inizialmente i due hanno discusso animatamente, per poi passare agli insulti verbali. L’epilogo è stato drammatico: uno di loro ha afferrato un coltello da cucina e ha colpito l’amico (ci sentiamo di dire ex amico, ormai) alle spalle. I fatti, come detto, risalgono a due anni fa. Ma solo a fine giugno di quest’anno a Cuneo, è partito il processo che li vede imputati.

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