Guai per un brasiliano a Malpensa: fagioli scambiati per ovuli di cocaina (1 / 2)

Guai per un brasiliano a Malpensa: fagioli scambiati per ovuli di cocaina

Chi guarda “Airport Security” (ma anche chi viaggia spesso) lo sa: gli aeroporti sono tra i luoghi più controllati al mondo. Fino a pochissimi anni fa, a causa degli attentati avvenuti in diverse nazioni europee, i controlli prima della partenza e dopo l’arrivo erano spesso serrati. Oggi, nonostante gli attentati siano in netto calo, i controlli non sono affatto scomparsi.

A volte, però, da un semplice controllo può scaturire un (clamoroso) falso allarme. Un caso del genere è capitato a inizio settimana all’aeroporto di Milano Malpensa. Il protagonista – suo malgrado – è un cittadino brasiliano che era normalmente atterrato all’aeroporto internazionale del capoluogo lombardo.

Quanto successo può perfino strappare una risata: l’uomo aveva mangiato fagioli ma quando è atterrato a Milano si credeva che nello stomaco avesse degli ovuli di cocaina. Molto spesso, infatti, i corrieri della droga utilizzano proprio gli aerei per trasferire la droga da un posto all’altro. Capita che vengano pagate delle persone per ingerire degli ovuli, al fine di tenerli nascosti nello stomaco, un posto piuttosto discreto dove i controlli “regolari” non arrivano.

 

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