Firenze, accoltella il compagno al cuore. Per la difesa è stato un incidente

Una donna di 31 anni, dopo una lite per motivi di gelosia, ha accoltellato il compagno quarantenne, provocandogli una lesione al muscolo cardiaco. Arrestata, si trova in carcere con l'accusa di tentato omicidio

Firenze, accoltella il compagno al cuore. Per la difesa è stato un incidente

Tre mesi fa una donna di 31 anni, in preda a un raptus di gelosia, ha accoltellato al cuore il suo compagno, un quarantenne che ora si trova ricoverato all’ospedale di Careggi in condizioni critiche. Malgrado questo, il legale della donna, dopo aver ascoltato il medico legale nominato dalla difesa, ha sostenuto che l’accoltellamento è avvenuto per cause accidentali.

Il fatto è accaduto a marzo scorso nel centro storico di Firenze. La donna, stando alle indagini della polizia, è tornata a casa e ha cominciato a litigare con il compagno per motivi legati alla gelosia. Dal litigio verbale si è passati in poco tempo alle vie di fatto, la discussione ha preso subito una brutta piega e l’uomo si è ritrovato con la lama del coltello in pieno petto, subendo una grave lesione al muscolo cardiaco.

La donna, in prima istanza, aveva cercato di scagionarsi, sostenendo che ad aggredire l’uomo era stato uno straniero. Ma poi, come sempre succede in questi casi, la verità è venuta a galla, la menzogna è stata smascherata e la donna si è ritrovata nel carcere di Solliciano con l’accusa di tentato omicidio e simulazione di reato.

Secondo indiscrezioni, il processo si baserà due versioni basilari. Nella prima, l’accusa intenderà dimostrare che durante il litigio la donna ha volontariamente pugnalato l’uomo dopo un acceso diverbio. La trentunenne, infatti, avrebbe infilato la mano nella sua borsa, avrebbe estratto un coltello (come se fosse già normale avere un coltello in borsa) e avrebbe accoltellato l’uomo.

Nelle seconda versione, invece, i legali della donna cercheranno di convincere i giudici che l’accoltellamento sarebbe avvenuto in modo accidentale, e che sarebbe possibile costruire una dinamica dei fatti atta a dimostrare che la donna non aveva alcuna intenzione di fare del male al compagno, forse solo spaventarlo, certamente non di accarezzarlo.

Continua a leggere su Fidelity News