La carriera di Petrachi: prima portiere del Lecce adesso spacciatore (1 / 2)

La carriera di Petrachi: prima portiere del Lecce adesso spacciatore

Nel marzo del 2018 il portiere Davide Petrachi, che ha anche giocato in Serie A con la maglia del Lecce, fu arrestato per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. Fu un fulmine a ciel sereno: in pochi avrebbero immaginato che un calciatore professionista potesse arrotondare facendo lo spacciatore. Oltre che per detenzione ai fini di spaccio, il portiere fu accusato anche di associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga.

Petrachi, secondo quanto riportano gli atti, era anche un consumatore. Ma la sua colpa più grave era quella di “passare” le sostanze stupefacenti ai consumatori finali. La riceveva per poi cederla ad altri. Il gip Brancato aveva firmato un’ordinanza di custodia cautelare il 20 marzo. Emerse che Vincenzo Amato, il capo dell’organizzazione, si avvaleva di Petrachi per ampliare la sua rete di spaccio.

L’ex portiere del Lecce agiva quindi da distributore finale. Il giorno dell’arresto Petrachi possedeva una quantità di droga mai precisata ma “comunque non modica” secondo il Giudice per le Indagini Preliminari. Insieme a lui sono finiti nei guai Vincenzo Amato in quanto capo dell’organizzazione e Cosimo Miggiano e Fabrizio De Mitri in quanto fornitori “originali” delle sostanze stupefacenti.

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