La baby gang composta da ben 14 giovanissimi, quasi tutti minorenni, aveva creato un gruppo WhatsApp in cui ci si scambiava foto, video e chat sui pestaggi a cui veniva sottoposta la loro vittima sacrificale: Antonio Stano, 66enne pensionato, affetto da gravi problemi psichici. I giovani sono indagati per i reati di omicidio preterintenzionale, rapina impropria, danneggiamento, lesioni personali, violazione di domicilio e atti persecutori ai danni di una persona con minorata difesa.
L’uomo era diventato lo zimbello della baby gang. Si piazzavano davanti la porta di casa sua e lanciavano pietre alle finestre, davano calci alla porta per aprirla, e lo picchiavano, filmando tutto e condividendone il video sul gruppo WhatsApp. Intanto, tutti gli abitanti di Manduria sapevano di questa situazione.
Infatti, 7 vicini di casa di Stano e anche Don Dario, parroco della Chiesa di Don Bosco situata proprio di fronte alla sua abitazione, avevano denunciato alle forze dell’ordine l’incubo che stava subendo l’uomo. Lo scorso 6 aprile, alcuni vicini di casa avevano allertato le forze dell’ordine perché non vedevano l’uomo da parecchi giorni.
L’uomo è stato trovato seduto immobile su una sedia. È stato trasportato immediatamente in ospedale per morire dopo due settimane a seguito dei traumi subiti dall’ultimo pestaggio. I vicini di casa udivano spesso anche urla in piena notte provenire da casa sua, e per questo avevano sporto denuncia contro ignoti.
Uno dei membri della gang, un 17enne, ha ammesso che tutti stalkeravano Antonio Stano, ma ha anche aggiunto che i loro genitori non sapevano assolutamente nulla di quello che facevano quando erano fuori casa e che, soprattutto, nulla sapevano del fatto che importunassero pesantemente l’uomo. Una delle madri dei membri del branco, in lacrime, ha detto di sentirsi un fallimento come genitore poiché non è stata in grado di inculcare al figlio il discrimine che c’è tra bene e male.
Tutta la comunità di Manduria è profondamente sconvolta per la morte di Stano, e per questo ha voluto organizzare una “Marcia per la Civiltà” organizzata per il 4 maggio, dalle 10.00 alle 12.00, dalla Pro Loco.