La madre del piccolo Gabriel, trovato morto nel pomeriggio di ieri, è rimasta tutta la notte in caserma per l’interrogatorio durato fino alle 4.20 di questa mattina. Mentre inizialmente la morte del bimbo sembrava essere un giallo senza risposta, sono scattate ora le manette ai polsi della madre, che da quanto è stato affermato ha confessato di aver ucciso il figlio soffocandolo.
A lanciare l’allarme ai soccorsi intorno alle 16:30 di ieri, mercoledì 17 aprile è stato un passante, che si trovava in zona Piedimonte San Germano, in una strada di campagna in località Volla, dove ha notato la 29enne Donatella Di Bona camminare con in braccio il figlio Gabriel apparentemente privo di sensi. Quando sul posto è giunta l’ambulanza e l’elisoccorso, i medici hanno provato a praticare la rianimazione sul piccolo, ma sfortunatamente non c’è stato nulla che si potesse fare per salvargli la vita.
Dall’incidente stradale all’omicidio
Stando alle prime ricostruzioni dell’accaduto, ai soccorsi che sono giunti sul posto la madre aveva inizialmente affermato che il figlio era stato investito da una macchina, ma successivamente i militari non hanno trovato riscontro su quanto detto: dell’automobile pirata non c’era traccia. Le forze dell’ordine ci hanno impiegato meno di un’ora per comprendere che dietro a quella morte c’era qualcosa di ben più importante e grave di un incidente, e che la donna stesse cercando di nascondere qualcosa.
La 29enne è stata quindi portata in caserma per l’interrogatorio, e proprio all’alba di questa mattina si sarebbe ufficializzato il suo fermo per omicidio aggravato.
Donatella Di Bona ha confessato di aver strangolato il figlio in preda ad un raptus di follia, poiché il bimbo continuava a piangere per fare ritorno dalla nonna. “Gli ho stretto le mani al collo per farlo stare zitto“, sarebbero le parole pronunciate dalla madre all’alba di oggi. La 29enne è stata ora condotta presso il carcere di Rebibbia di Roma.