Skype, nell’epoca in cui Menlo Park gestisce gran parte delle comunicazioni interpersonali, tra WhatsApp, Messenger, Instagram, presto in procinto di unirsi strutturalmente, continua ad essere il programma preferito in ambito professionale e, dopo alcune critiche per alcune sue svolte un po’ troppo social, ha ricominciato a “carburare” nella giusta direzione, come con la recente feature rilasciata stabilmente.
La prima novità relativa al celebre client per le videochiamate di proprietà di Microsoft mette a regime, attraverso un rilascio nell’ultima versione stabile del software, un’opzione tecnica già accennata nelle scorse settimane, in occasione dei test che hanno visto coinvolti alcuni utenti del canale Insider (cui è possibile, per tutti, aderire dalle impostazioni dell’app, alla sezione “Guida e feedback”, sotto la dicitura “Join preview”).
Nello specifico, si tratta della possibilità di effettuare delle chiamate, sia solo audio che anche multimediali con tanto di accompagnamento visivo live, con un numero massimo di partecipanti che, ora, passa dai precedenti 25 a 50, in modo da agevolare – ad es. – quelle aziende i cui team di lavoro, pur distribuiti tra più sedi, hanno comunque bisogno di concertare delle strategie comuni in ottica co-working.
Il nuovo strumento per le chiamate e le videochiamate di gruppo, ora possibili sino a 50 membri, arriva non da solo nell’ultima versione stabile di Skype e, infatti, risulta accompagnato da un’altra funzionalità utile, sempre in vista di contatti tra utenti e, magari, interi gruppi. Per rendere meno fastidiosi gli avvisi di chiamata, Microsoft ha sostituito la suoneria con una più discreta notifica a schermo: quest’ultima, ovviamente, può anche passare inosservata e, per tale motivo, il mittente potrà scegliere uno o più interlocutori (anche oltre i 25) cui far squillare la postazione.
Dalla segnalazione dell’utente John Casey al portale Android Police, infine, arriva una lieta notizia inerente al recente quanto imbarazzante e pericoloso bug per la privacy che aveva colpito, nei giorni scorsi, Skype. In virtù del problema riscontrato, l’applicativo rispondeva comunque alle chiamate ricevute, senza che l’utente facesse alcunché e, anzi, mettendosi in ascolto di quanto veniva detto, realizzava delle vere e proprie intercettazioni ambientali: Microsoft, nelle scorse ore, ha comunicato di aver risolto il problema che interessava un sotto-insieme dei suoi utenti, precisando che riguardava il Bluetooth, chiama ammissione che le prime ipotesi fatte in merito (una cattiva interazione con i wereable smart indossati) non era molto lontana dalla realtà.