Attentato in Nuova Zelanda, l’ISIS giura vendetta: “Risposta in arrivo, non si salverà nessuno” (1 / 2)

Attentato in Nuova Zelanda, l’ISIS giura vendetta: “Risposta in arrivo, non si salverà nessuno”

L’Isis torna ad alzare la voce e lo fa per giurare vendetta dopo la strage di Christchurch in Nuova Zelanda in cui sono morte 50 persone, quasi tutte di fede musulmana. Il sedicente Stato islamico ha condiviso diversi messaggi minacciosi sui canali Telegram. In uno di questi si vede un kalashnikov nero, con scritte in bianco, proprio come le armi utilizzate da Brenton Tarrant. “Vi riporteremo la sconfitta presto, nessuno si salverà. La risposta è in arrivo”, c’è scritto sul fucile avvolto in una bandiera nera dell’Isis.

 

Il tam tam mediatico su questa vicenda è quasi impossibile da arrestare, considerando che l’autore della strage ha condiviso in diretta il video del raid alle due moschee. Immagini che sono finite su telegram ed altri sistemi di messaggistica, ma anche su Facebook.
Dal canto suo Facebook Nuova Zelanda ha fatto sapere di aver rimosso, nelle prime 24 ore, 1,5 milioni di video dell’attacco in tutto il mondo, di cui oltre 1,2 milioni bloccati mentre venivano caricati. Difficile fermare una mancanza di rispetto per le vittime di tale portata.

Quindi meglio ricordare nel migliore dei modi le loro storie. Come quella di Rashid Naeem, l’uomo che è riuscito a fermare l’attentatore disarmandolo a mani nude.
Naeem, ferito gravemente, è morto nella notte in ospedale. L’uomo era riuscito a disarmare Tarrant dopo che questi aveva ferito mortalmente suo figlio.
Rashid, era originario di Abbottabad, in Pakistan, si era trasferito a Christchurch dopo aver trovato lavoro come insegnante.