La strage aerea di Addis Adeba di domenica scorsa, in cui hanno perso la vita oltre 150 persone, ha lasciato il segno. Non solo nelle vite dei conoscenti e dei familiari delle vittime, ma anche nel traffico aereo mondiale. Sono infatti moltissime le compagnie aeree che già da lunedì sono state costrette a tenere a terra tutti i velivoli 737 MAX delle loro flotte.
Molte altre si stanno organizzando per il futuro immediato, con gli svantaggi per l’utenza che ciò potrebbe comportare. Uno dei primi effetti della “scomparsa” dei Boeing 737 potrebbe essere l’uscita di scena della “Norwegian Air” dall’aeroporto di Roma Fiumicino. Insomma niente più voli diretti dalla nostra capitale a tutte quelle della penisola scandinava (e non solo).
Lo ha riferito l’Anpac, l’associazione nazionale dei piloti. Secondo quest’ultima, infatti, la Norwegian avrebbe annunciato l’intenzione di smettere di operare nel nostro paese durante una riunione con le associazioni sindacali. L’azienda avrebbe comunicato “il progressivo totale disimpiego dall’Italia”. “Dal 1° aprile tutte le operazioni con i B737 (non MAX) da Roma Fiumicino cesseranno, così come i programmi di sviluppo delle attività di lungo raggio da Roma con il B787”.
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