Colombia, gli ippopotami di Pablo Escobar continuano a riprodursi: “Non riusciamo a fermarli” (1 / 2)

Colombia, gli ippopotami di Pablo Escobar continuano a riprodursi: “Non riusciamo a fermarli”

Colombia, Sud America. Fiume “Magdalena”. Lungo il suo percorso ci sono molti paesini abitati perlopiù da pescatori, che si muovono via acqua grazie alle loro barchette. Insomma una zona come tante che ancora non ha conosciuto l’urbanizzazione. Ma che allo stesso tempo è famosa per essere l’angolo del mondo dove uno dei baroni della droga più potenti della storia aveva il suo ranch. Stiamo parlando di Pablo Escobar.

Chi ha visto la serie Netflix “Narcos” certe cose già le sa. Per quelli che non l’hanno vista può risultare interessante sapere che Escobar all’interno della sua “Villa Napoles”, la proprietà immensa dove risiedeva ai tempi d’oro, aveva tra le altre cose anche uno zoo privato. Sì, avete capito bene: uno zoo tutto suo con animali di ogni tipo, la maggior parte dei quali non originari della Colombia.

Tra gli anni ’80 e ’90, quando divenne uno degli uomini più ricchi del mondo, Pablo poteva concedersi più o meno qualsiasi lusso. Essendo un amante degli animali, comprò anche centinaia di animali esotici – non originari della Colombia – tra cui quattro ippopotami. La lista, però, è lunga: c’erano anche rinoceronti, elefanti e giraffe, tra gli altri. Almeno su questo la serie “Narcos” non aveva inventato nulla.

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