La Regione Lazio sponsorizza un curioso "museo" gestito da rom ed immerso nella spazzatura

L'ex saponificio Mira Lanza di via Tirone, trasformato in museo e consigliato dalla regione Lazio, è in realtà uno stabile occupato da rom, immerso nel degrado.

La Regione Lazio sponsorizza un curioso "museo" gestito da rom ed immerso nella spazzatura

Un curioso caso di esperienza immersa: nel sito internet della Regione Lazio si propone un interessante percorso urbano in una fabbrica dismessa di Roma, l’ex saponificio Mira Lanza di via Tirone, in zona Marconi.

Nel 2016, all’interno dell’ex plesso industriale, è stato realizzato un museo da visitare “vestiti comodi” con l’ausilio di un collettivo di artisti. La Mira Lanza, saponificio di fine ‘800, all’epoca era occupata, e urgeva un’idonea riqualificazione: il celebre graffitaro francese, Seth, un documentarista gira mondo che dipinge murales ispirandosi alle tradizioni, al contesto culturale del paese in cui si trova, realizzò numerose opere sui laterizi erosi dal tempo.

Il cosiddetto museo venne affidato ad uno degli occupanti, Tito, parcheggiatore abusivo a piazzale della Radio. I murales oggi sono parzialmente visibili, coperti da spazzatura ed escrementi, la struttura è un rudere pericolante, come certifica un atto dell’Ufficio Stabili Pericolanti (dipartimento Simu), occupato da decine di nomadi, dove spaccio e roghi imperversano.

All’interno della ex fabbrica vivono due comunità rom, la sporcizia e la degradazione regnano sovrani in un luogo che di artistico non riserva assolutamente niente. Alcuni murales si trovano in aree pericolanti, il cammino è ostacolato da carcasse di topi e latrine all’aperto. I rom non hanno acqua corrente, e utilizzano cucine gas.

La paura dei residenti

Piergiorgio Benvenuti, presidente di EcoItaliaSolidale, nel corso di un sopralluogo ha, addirittura, assistito in prima persona all’esplosione di una bombola: “Questa non è una riqualificazione, è uno sperpero di denaro pubblico, una presa in giro. Noi chiediamo la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’area”. I residenti del quartiere si dicono stanchi della situazione vigente: i frequenti roghi li terrorizzano e si dicono, altresì, preoccupati e perplessi per i turisti ignari della realtà operante, interessati a visitare il “museo”. 

Daniele Catalano, consigliere dell’XI Municipio, ha attaccato duramente Zingaretti: “Ecco quali sono i risultati del buonismo della sinistra che aveva pensato di poter trasformare questo posto in un museo passandoci una mano di vernice, c’è bisogno di una progettualità seria”. 

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