Si spaccia per chirurgo plastico ma ha la terza media: “Centinaia di interventi ma non sa neanche mettere i guanti” (1 / 2)

Si spaccia per chirurgo plastico ma ha la terza media: “Centinaia di interventi ma non sa neanche mettere i guanti”

Romania, si spaccia per chirurgo plastico ma ha la terza media: smascherato un 39enne di Venezia

Una storia bizzarra che viene direttamente da Bucarest in Romania, un uomo per più di un anno ha gestito centinaia di pazienti senza avere nessuna competenza. Il finto chirurgo ha operato in cinque cliniche diverse, il caso è stato raccontato dal quotidiano romeno Libertatea. Già nel 2011 aveva patteggiato un anno e mezzo di reclusione, i dubbi sono venuti quando gli infermieri hanno visto che non sapeva nemmeno fare le cose più semplici, ad esempio, mettersi i guanti.

 

L’uomo, un 38enne di nome Matthew Mode, era molto conosciuto in Romania per essere un chirurgo plastico britannico. A tutti si è presentato con una notevole carriera alle spalle, ed è riuscito nel suo intento: ingannare tutti.

Un intervento però ha fatto scoprire tutto, durante l’operazione gli infermieri si sono resi conto che non sapeva nemmeno come lavarsi bene le mani o addirittura indossare i guanti prima dell’operazione. Da un anno il 38enne operava a Bucarest in quattro cliniche diverse e sono: Euromedical, Prestige, Mh Medical Group e Monza.

Alle spalle diceva di avere una notevole carriera, infatti era diventato anche chirurgo dei Vip di Bucarest ma prima di Natale la sua finta professione è terminata.  Matthew aveva addirittura fondato una società che possiede diversi ospedali in Italia, il Monza Hospital è considerato uno dei più prestigiosi a Bucarest,con 20 milioni di fatturato nel 2018 ed è stato proprio in questo ospedale che è stato beccato. Il finto chirurgo aveva avrebbe dovuto effettuare un intervento di routine per sostituire le protesi al seno, il tempo stimato dell’operazione era di un’ora ma lui ha impiegato addirittura 4 ore e questo aveva già fatto scattare qualche dubbio come riportano i quotidiani locali.