Bimbo ucciso a Cardito, confessa l’assassino: “Avevano rotto il letto” (1 / 2)

Bimbo ucciso a Cardito, confessa l’assassino: “Avevano rotto il letto”

Omicidio del bimbo ucciso a Cardito: il compagno incolpato non avrebbe usato la scopa per pestare i bambini

 

“Impeto d’ira ma non li ho bastonati”, così ha raccontato il compagno della madre dei piccoli bambini pestati domenica nel napoletano.

Emergono nuovi dettagli dall’interrogatorio eseguito negli uffici del commissariato di Afragola dove una giovane coppia è stata ascoltata dalle forze dell’ordine dopo che i bambini della donna 30enne, avuti da una precedente relazione, sono stati brutalmente picchiati nella loro abitazione a Cardito nella provincia di Napoli, che purtroppo ha visto la morte del piccolo di 7 anni.

Secondo alcuni quotidiani, Tony Badre, il 24enne di origine marocchina compagno della donna, non avrebbe usato una scopa per picchiare i bambini, bensì l’avrebbe rotta tra le sue mani per rabbia. Riferendosi al letto rotto appena acquistato, l’uomo ha dichiarato:” “Avevamo fatto sacrifici per comprarlo“, cercando di giustificare l’accaduto. Secondo l’uomo dunque i piccoli sono stati picchiati con calci e pugni ma non con il manico della scopa, come è emerso inizialmente, ma ad ogni modo la Procura di Napoli non crede a questa versione.

Gli inquirenti sono convinti che l’uomo abbia rotto il manico della scopa per trasformarlo in una mazza per poter picchiare i bambini in un raptus violento che gli è salito quando hanno rotto il letto nuovo acquistato con tanti sacrifici. La Procura di Napoli Nord ha disposto l’autopsia sul corpicino del piccolo bambino di 7 anni, guidata da Francesco Greco, dove metterà in chiaro la causa del decesso. Molto attesa è anche la testimonianza della sorellina di 8 anni che attualmente si trova all’Ospedale Santobono di Napoli.