Sposa vegana esclude parenti e amici onnivori dal suo matrimonio: “Non voglio assassini” (1 / 2)

Sposa vegana esclude parenti e amici onnivori dal suo matrimonio: “Non voglio assassini”

Si sposano (quasi) tutti. Anche i vegani. Specialmente in Italia, il matrimonio è sinonimo di grandi mangiate. I banchetti nuziali possono durare anche parecchie ore. Ci si siede, si beve, si canta, si balla, insomma si festeggia questo giorno speciale. Pochi giorni fa una “sposa vegana” che vuole rimanere anonima ha concesso un’intervista a News.com.au, un portale di notizie australiano, a cui ha spiegato i problemi “tecnici” dell’organizzare un matrimonio quando si è, appunto, vegani.

La donna ha spiegato di essersi rivolta a un gruppo Facebook di vegani per spiegare la sua particolare situazione. A molti è parso evidente che la futura sposa abbia sbagliato il modo in cui si è posta con la sua famiglia. Ad alcuni membri in particolare della famiglia, infatti, avrebbe detto, senza giri di parole, che non erano invitati al suo matrimonio perché “non era sua intenzione ospitare degli assassini”.

Già dire a un parente che è escluso da un giorno così importante è una brutta botta, quando poi si viene chiamati anche “assassini” allora si può dire che alla sposa vegana manchi un po’ di tatto. E infatti molti utenti del gruppo hanno apprezzato la sua scelta di “promuovere” il cibo vegano ma al contempo erano assolutamente contro la scelta di escluderli a prescindere e di chiamarli assassini. Tipico dei vegani sbagliare il modo di porsi nei confronti del prossimo.