Il dramma di Beppe Signori: ricoverato in terapia intensiva per un’embolia polmonare (1 / 2)

Il dramma di Beppe Signori: ricoverato in terapia intensiva per un’embolia polmonare

Giorni di grossa paura per Beppe Signori. L’ex calciatore della Lazio, del Bologna (tra le altre) e della Nazionale Italiana ha lasciato da pochi giorni l’ospedale Sant’Orsola di Bologna. E proprio poche ore dopo il ricovero, “Beppe” ha preso una decisione drastica: quella di smettere di fumare. Ma andiamo con ordine. Tutto è cominciato qualche settimana fa, come ha raccontato l’ex attaccante durante un’intervista a “Il resto del Carlino”.

“Mi sentivo la tachicardia. Ero affaticato, insomma non stavo bene. Da sportivo ho capito che c’era qualcosa che non andava, anche perché non ho mai avuto problemi del genere. Perciò mi sono rivolto al professor Lima, che è un mio amico. Mi ha fatto fare i primi esami e mi ha detto che non c’era tempo da perdere, per cui mi ha mandato dal professor Nava”. Poi la scoperta dell’embolia polmonare: “Negli ambulatori di Pneumologia si è capito che avevo un’embolia”.

“Il mio cuore faceva 160 battiti al minuto. Ero a rischio infarto. Poi sono finito in terapia intensiva, dove sono rimasto per cinque giorni”. Per Signori è stato uno shock: Un fulmine a ciel sereno. In famiglia si sono tutti preoccupati per me, ma ora va meglio. Il peggio è passato. Continuerò a fare esami e accertamenti. In ospedale sono stato assistito benissimo, perciò ho voluto fare un post appena tornato a casa”.