Uomo uccide a mani nude un orso per difendere le sue pecore (1 / 2)

Uomo uccide a mani nude un orso per difendere le sue pecore

Un genitore per difendere i propri figli farebbe di tutto. Ma anche un pastore, nei confronti dei propri animali, prova sentimenti di affetto simili. Stesso identico discorso per un contadino e il suo terreno. A volte le tecniche sono a loro modo semplici: uno spaventapasseri per difendere il raccolto dagli uccelli o le trappole per difendere le galline dai lupi e da altri predatori carnivori che non vedono l’ora di divorare gli animali da fattoria.

Altre volte, però, la questione è ben più seria. Gli uccelli, i lupi e le iene hanno paura degli uomini e, specialmente con le tecniche psicologiche giuste, allontanarli non è poi così difficile. Ma ci sono altri animali che non si lasciano affatto spaventare dagli uomini e dalle loro urla o dalle loro armi. Un esempio? Gli orsi. In Italia questi animali difficilmente entrano in contatto con gli esseri umani. In altri paesi del mondo è diverso.

Ad esempio in Bosnia Herzegovina gli attacchi da parte di orsi, specialmente in alcune zone del paese balcanico, sono più frequenti. In una di queste zone montuose, chiamata Foča, qualche tempo fa si è verificato un episodio che ha dell’incredibile con protagonisti proprio un uomo –un pastore per l’esattezza- e un orso. Il pastore, Blazo Grkovic, ha ucciso l’animale (per autodifesa) senza fare ricorso ad armi da fuoco.