Aperto a donne e trans ma vietato agli uomini, festival musicale accusato di “discriminazione” (1 / 2)

Aperto a donne e trans ma vietato agli uomini, festival musicale accusato di “discriminazione”

“Discriminatorio”. È questa l’accusa per un festival musicale che si è tenuto in Svezia quest’anno. Chi è stato discriminato? Gli uomini. Avete capito bene: è stato organizzato un festival per sole donne, transgender o persone “non binarie” (chi non si identifica né come “uomo” né come “donna”). L’evento si è tenuto a Gothenburg ed è stato organizzato dalla attrice Emma Knyckare dopo che lo stesso festival, negli anni scorsi, era finito al centro delle accuse da parte di alcune donne che dichiaravano di essere state “molestate sessualmente” da partecipanti uomini.

Nell’edizione 2017, infatti, a Bravalla, il festival musicale più importante del paese scandinavo, erano stati registrati quattro stupri e 23 violenze a sfondo sessuale. L’anno prima c’era stato uno stupro in più ma meno violenze generiche, 12 per l’esattezza. L’attrice e comica aveva quindi lanciato l’idea provocatoria di impedire l’accesso agli uomini poche settimane dopo le notizie poco confortanti.

Dalle parole si è passati ai fatti. La risposta del pubblico è stata positiva: ben 3.000 persone hanno donato un totale di quasi 60.000 euro per tenere in vita il festival senza contare sugli ingressi pagati dagli uomini. I nomi delle band e dei cantanti che si sono esibiti pochi mesi fa sono di tutto rispetto: ci sono stati i the Killers, quel che resta dei Linkin Park e Travis Scott, tra gli altri.