Metà settimana ricchissimo di novità come pochi quello di Instagram che, dopo i messaggi in stile walkie-talkie dei giorni scorsi, si appresta a semplificare l’aggiunta dei contatti nelle videochat di gruppo, introducendo nel frattempo – su Android/iOS – il conto alla rovescia e dei potenziati Question Sticker. Peccato, però, che anche l’ex Eden felice del photo-sharing sia finito al centro di alcune polemiche.
La prima novità, comunicata direttamente da Menlo Park tramite un tweet ufficiale, ha segnalato l’imminente arrivo di un sistema per l’aggiunta semplificata degli utenti (massimo 4 complessivi) nelle videochat che è possibile fare con la messaggeria privata Direct: in pratica, avviata una chat visuale (swipe da destra, icona della fotocamera in alto a destra), tramite uno swipe verso l’alto si potranno aggiungere i nuovi contatti senza abbandonare la conversazione. Tutto il resto, ovvero la possibilità di silenziare l’audio di uno dei contatti intervenuti, o il multi-tasking che permette di ridurre lo spazio visuale dell’interlocutore per tornare a digitare, inviare foto, consultare le Storie, rimane invariato.
Sempre in tema di note liete, Instagram ha ufficializzato anche altre due novità, queste già implementate, a favore degli utenti di Android e iOS. Della doppietta in questione, la prima riguarda i famosi Question Sticker che, ora, possono essere usati in abbinamento ad una traccia musicale preferita (con effetti video che si allineeranno a ciò che si è scelto dalla libreria musicale), ottenendo delle risposte sempre di carattere sonoro. In più, è possibile sfruttare i Question sticker per interagire col proprio influencer preferito, ponendogli – in calce a una Storia – una domanda che confluirà nel settore “Q&A” dell’autore, con quest’ultimo che potrà rispondervi in diretta nel corso di un Live.
Decisamente calzante, poi, in vista del capodanno, arrivano gli stickers countdown che, applicati in una Storia, permetteranno di tenere gli amici aggiornati sul tempo che manca a un evento, con annessa notifica alla scadenza del medesimo.
Infine, nota dolente, le polemiche sul Russiagate, alle quali nemmeno Instagram è riuscita a sottrarsi. Il Senato degli USA, nel concludere un’indagine sulle interferenze dei troll russi nella formazione delle opinioni degli americani in occasione delle consultazioni del 2016, ha convenuto che – tramite meme e Storie – gli agenti della Internet Research Agency russa hanno esacerbato gli animi delle persone, portandole a focalizzarsi su quegli elementi fortemente divisivi che, in estrema sintesi, hanno fatto la fortuna di Trump. A quanto pare, in tal senso, il ruolo di Instagram sarebbe stato ancor più nevralgico di quello di Facebook e, in vista delle nuove presidenziali del 2020, v’è il forte rischio che la cosa si ripeta.