Attentato Strasburgo, Antonio è morto: non ce l’ha fatta il giornalista colpito dal killer (1 / 2)

Attentato Strasburgo, Antonio è morto: non ce l’ha fatta il giornalista colpito dal killer

La notizia era nell’aria, ma pochi minuti fa è arrivata la conferma: Antonio Megalizzi, il giornalista italiano rimasto gravemente ferito nell’attentato di Strasburgo dell’11 dicembre, non ce l’ha fatta. Ha perso la vita a soli 28 anni, per colpa di una coincidenza sfortunata. Il ragazzo si trovava insieme a due ragazze ai mercatini di Natale di Strasburgo proprio nel momento in cui il killer Chefir Chekatt aveva aperto il fuoco.

Megalizzi è stato colpito alla base del cranio, insomma una delle zone più delicate del corpo umano. Dopo due giorni di coma, ieri nel tardo pomeriggio Antonio si è spento. I medici erano stati chiari fin dall’inizio: il coma era irreversibile, ci sarebbe voluto un vero e proprio miracolo. Eventualità che non si è verificata, per la disperazione della sua famiglia.

Il ragazzo lavorava in una radio a Strasburgo, finanziata da fondi europei. Era uno dei tanti figli della “generazione Erasmus”, i giovani europei che vedono i lati positivi del progetto “Unione Europea”. Per una tragica coincidenza Antonio si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Era diverso tempo che non avveniva un attentato terroristico in Europa. L’11 dicembre è tornato il terrore e Antonio Megalizzi è la vittima numero quattro della furia inspiegabile del terrorista.