Oggi è l‘8 dicembre, un giorno tutto particolare, perché porta con sè l’aria del Natale che s’avvicina e per molti, anche se per pochi giorni è un tempo di respiro e relax sulla neve. Per la Chiesa cattolica è la solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria.
In questo giorno in tutte le chiese risuona il canto del Gloria, interrotto all’inizio dell’Avvento in attesa di ricantarlo la notte di Natale. Il canto del Gloria dice l’importanza della solennità dell’Immacolata Concezione.
Il dogma dell’Immacolata
Il significato della festa dell’Immacolata Concezione si può attingere dalla proclamazione di un dogma da parte di papa Pio IX. L’8 dicembre del 1854 con la bolla Ineffabilis Deus papa Pio IX riconosceva che la Vergine Maria è stata preservata dal peccato originale fin dal suo concepimento. Se ogni uomo nasce con il segno della colpa, chiamato “peccato originale“, non è stato così per la Madre di Dio, Maria. Nella bolla si legge che ciò “si deve credere fermamente e inviolabilmente da tutti i fedeli”. Con quest’ultima frase, il dogma dell’Immacolata è entrato a far parte del patrimonio dogmatico della Chiesa.
Qualche anno dopo, nel 1858, a Lourdes, la Vergine Maria apparve a Bernardette Soubirous presentandosi come “l’Immacolata Concezione“, termine che la giovanissima difficilmente doveva aver sentito pronunciare altrove. Le apparizioni della Madonna a Bernardette diedero conferma a quanto il Papa aveva pronunciato nel 1854. Questo il motivo per cui la devozione cattolica mette insieme la festa dell’Immacolata con le apparizioni di Lourdes.
Quasi cento anni dopo, con la Legge 27 maggio 1949, n. 260, lo Stato italiano ha deciso di inserire la festa dell’Immacolata Concezione tra le festività nazionali che nemmeno le riforme sulle disposizioni in materia di giorni festivi del 5 marzo 1977, n. 54 riuscì a smuovere. A dire che l’8 dicembre è una festa cara a tutti.