Milano, la figlia del magistrato Ilda Boccassini investe e uccide un pedone sulle strisce

Un uomo viene investito sulle strisce pedonali da uno scooter a Milano. Nulla di particolare, eccetto per l'evento tragico in sé, ma nessuno rivela che ad investire lo sventurato è stata la figlia del magistrato Ilda Boccassini.

Milano, la figlia del magistrato Ilda Boccassini investe e uccide un pedone sulle strisce

Un medico, Luca Voltolin, viene investito sulle strisce pedonali e muore in ospedale a Milano. Un evento sicuramente terribile, ma l’elemento che lo rende ancora più speciale è il fatto che l’investitrice è la figlia di due noti magistrati milanesi: Alberto Nobili e Ilda Boccassini. La ragazza viene indagata per omicidio stradale, ma la notizia non trapela per più di un mese. 

La vicenda si tinge ancora di più di contorni poco chiari quando il sindacato della polizia locale di Milano denuncia che, sul luogo dell’incidente, si è presentato un ex collaboratore del magistrato, madre dell’investitrice ovvero Marco Ciacci, attuale capo dei vigili urbani di Milano. L’incidente si è verificato lo scorso 3 ottobre. 

Alice Nobili, a bordo del suo scooter, urta il medico Luca Voltolin, che batte violentemente la testa, rimane in coma per sei giorni e muore al Policlinico. La Procura di Milano apre un’inchiesta per il reato di omicidio stradale e la figlia dei due magistrati viene indagata. Il caso fa emergere molte anomalie e comportamenti poco chiari circa il comportamento di alcuni soggetti.

In primis, il fatto che la vicenda non venga riportata da nessun giornale, eccetto Libero che se ne occupa, per poi essere ripresa da altri quotidiani milanesi un mese dopo l’incidente. In secondo luogo, la presenza sul luogo dell’incidente, ancor prima che sopraggiungesse la pattuglia dei vigili urbani, di un ex collaboratore della Boccassini, per anni capo della polizia giudiziaria presso la Procura di Milano. 

Il sindacato della polizia locale Usb ha quindi posto l’accento sul comportamento tenuto da Marco Ciacci in aperta violazione del codice di comportamento dei dipendenti pubblici che, all’articolo 7, dice: “Il dipendente si astiene dal partecipare all’adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi, oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale“. 

Nel frattempo, ad Alice Nobili è stato sequestrato lo scooter, e sospesa la patente. Ora verrà processata, con l’accusa di omicidio stradale: rischia dai 2 ai 7 anni di reclusione.

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