Allarme WWF: “In 44 anni il 60% degli animali è stato spazzato via dall’azione umana”. Rischiamo anche noi (1 / 3)

Allarme WWF: “In 44 anni il 60% degli animali è stato spazzato via dall’azione umana”. Rischiamo anche noi

Le popolazioni della fauna selvatica globale sono diminuite del 60% in poco più di quattro decenni, poiché l’accelerazione dell’inquinamento, la deforestazione, i cambiamenti climatici e altri fattori artificiali hanno creato una crisi “pazzesca”, il World Wildlife Fund lo ha confermato in un nuovo rapporto.

Il numero totale di oltre 4000 specie di mammiferi, uccelli, pesci, rettili e anfibi si è ridotto rapidamente tra il 1970 e il 2014, secondo il Living Planet Report 2018. Gli attuali tassi di estinzione delle specie sono ora fino a 1.000 volte più alti di prima che il coinvolgimento umano negli ecosistemi animali diventasse un fattore.

 

La proporzione della terra del pianeta che è esente dall’impatto umano dovrebbe diminuire da un quarto a un decimo entro il 2050, mentre la rimozione degli habitat, la caccia, l’inquinamento, le malattie e il cambiamento climatico continuano a diffondersi, ha aggiunto l’organizzazione.

Il gruppo ha richiesto un trattato internazionale, modellato sull’accordo sul clima di Parigi, per essere redatto per proteggere la fauna selvatica e invertire gli impatti umani sulla natura. Ha avvertito che gli attuali sforzi per proteggere il mondo naturale non sono al passo con la velocità della distruzione artificiale.

La crisi è “senza precedenti nella sua velocità, nelle sue dimensioni e perché è a una mano sola“, ha dichiarato Marco Lambertini, direttore generale del WWF. “E’ un fatto lampante … Stiamo parlando di 40 anni, non è nemmeno un battito di ciglia rispetto alla storia della vita sulla Terra.”

Ora che abbiamo il potere di controllare e persino danneggiare la natura, continuiamo a usarla come se fossimo cacciatori e raccoglitori di 20.000 anni fa, con la tecnologia del 21 ° secolo“, ha aggiunto. “Stiamo dando ancora la natura per scontata e dovremmo smetterla.”

L’amministratore delegato del WWF UK, Tanya Steele, ha aggiunto in una dichiarazione: “Siamo la prima generazione a sapere che stiamo distruggendo il nostro pianeta e l’ultimo che può fare qualcosa al riguardo“.