Ultimamente, Facebook sta imprimendo – sulla scia dei desiderata di Mark Zuckerberg – una spinta molto forte ai vari settori nei quali è attiva: ciò risulta tangibile da due indicatori, tra cui la fuoriuscita da Menlo Park di sempre più numerosi dirigenti di peso del gruppo, ed il contemporaneo macinare di nuove funzionalità. Esattamente come accaduto nelle scorse ore, grazie a due novità di non poco conto.
Facebook, negli ultimi mesi, perde pezzi come un puzzle fuori fase. Ad Aprile, ad andarsene era stato Jan Koum, che quattro anni prima aveva venduto WhatsApp al social network in blu: in seguito, ovvero un mese fa, erano stati i due ideatori di Instagram, Kevin Systrom e Mike Krieger, ad annunciare – con molta cortesia e diplomazia – la loro intenzione di concentrarsi su un nuovo progetto.
A quanto pare, però, i contrasti con Zuckerberg – spesso per questioni di gestione dei dati personali, e di monetizzazione delle varie piattaforme – non si sarebbero esauriti qui.TechCrunch, infatti, ha riportato – poi confermata dal diretto interessato – l’addio di Brendan Iribe, il creatore (assieme al collega Palmer Lucky, di Oculus, la società incentrata sui noti visori per la realtà virtuale, poi ceduta a Zuckerberg nel 2014 per la bella cifra di 2 milioni di dollari.
Nel ringraziare l’ex CEO di Oculus, che si è detto orgoglioso di aver inaugurato una rivoluzione di paradigma che cambierà il mondo in un modo che non si riesce nemmeno a immaginare”, Zuckerberg ha spiegato che, se la sua azienda ora è a lavoro così convintamente sulla realtà virtuale, lo deve proprio a colui che, per tanti anni, ha creduto nell’impossibile, ovvero a Iribe. Che, però, se ne va.
Infine, le novità relative a una celebre applicazione del pacchetto Facebook, rappresentata da Messenger, la chat-app del social usata ogni mese da 1.3 miliardi di utenti. Quest’ultima, nel corso del tempo, si è arricchita di varie funzionalità, alcune delle quali mutuate da Snapchat (come le Storie, che solo a Settembre vantavano 300 milioni di utenti attivi al dì) che – però – l’hanno resa piuttosto confusionaria.
Ecco perché, già nel corso del passato F8 dedicato agli sviluppatori, Zuckerberg promise una rivisitazione di Messenger che, secondo il vice-responsabile Stan Chudnovsky, sarebbe ormai pronta.
Messenger 4, calendarizzato per il rilascio a scaglioni nelle prossime settimane, si distinguerà inizialmente per la feature “Sfumature di colore”, in virtù della quale un utente potrà cambiare la tonalità delle bolle conversazionali sì da rispecchiare e rendere immediatamente identificabile a colpo d’occhio – ad esempio – l’argomento delle conversazioni, e per una compattazione della schermata Home, al cui interno le 9 schede precedenti saranno sostituite da 3 sole tabs, formate da Chat (ove sono listate le conversazioni), Persone (comprensiva dei contatti attivi e delle relative Storie), e Scopri (tramite cui accedere anche ai mini-giochi in-app).
Quest’ultima, in particolare, includerà anche le chat con le aziende, segmento cruciale per la monetizzazione dell’app, ad oggi possibile tramite le inserzioni nelle Storie degli amici, la pubblicità nelle caselle di posta degli utenti, ed i banner click-to-messenger della bacheca facebookiana.In seguito, ha spiegato Chudnovsky, arriverà anche una complessiva rivisitazione dell’interfaccia di Messenger, oltre all’attesa modalità scura.