Riforma pensioni 2018/19, l’Italia meridionale potrebbe presto diventare un paradiso fiscale per chi è in quiescenza?

Il nuovo piano di riforma della previdenza per il 2018/19 potrebbe presto contemplare delle aree di esenzione fiscale per i pensionati che trasferiscono la propria residenza in Sud Italia, con importanti risvolti per le economie locali.

Riforma pensioni 2018/19, l’Italia meridionale potrebbe presto diventare un paradiso fiscale per chi è in quiescenza?

Tra le tante iniziative che caratterizzano l’attuale piano di riforma del settore previdenziale ve n’è una emersa negli ultimi giorni e che potrebbe portare ad una vera e propria rivoluzione per tanti italiani in età avanzata. Si tratta dell’ipotesi di area leghista di avviare un piano di sgravi fiscali dedicati ai trasferimenti in specifiche aree d’esenzione nel Sud Italia.

L’obiettivo sarebbe duplice: da un lato fermare il deflusso di pensionati che annualmente decide di trasferirsi in Paesi come la Spagna o il Portogallo in virtù di un regime fiscale meno pesante oppure del tutto esente (ricordiamo in questo senso che in terre lusitane si può beneficiare di un’esenzione totale per 10 anni dal cambio di residenza). In secondo luogo si punterebbe in questo modo a ripopolare zone che stanno vivendo il fenomeno dell’emigrazione nazionale o internazionale, con evidenti ricadute economiche sulle realtà locali.

Ecco come potrebbe realizzarsi l’esenzione fiscale nella nuova riforma del settore previdenziale

A livello pratico, il meccanismo ipotizzato dall’area leghista dovrebbe concretizzarsi attraverso la creazione di un’esenzione fiscale non generalizzata, ma legata alla residenza in zone specifiche del Bel Paese.

“Penso ad alcune zone del nostro Paese sicuramente più belle e accoglienti del Portogallo” spiega il leader della Lega Matteo Salvini, evidenziando che si tratterebbe di un modo efficace per riattivare l’economia locale (ad esempio con nuovi investimenti immobiliari e la riapertura di negozi a sostegno delle spese dei pensionati).

È chiaro che con un effettivo beneficio fiscale il nostro Paese potrebbe diventare altamente competitivo rispetto alle scelte di trasferimento compiute annualmente da migliaia di pensionati inglesi, tedeschi o svedesi. All’abbattimento delle imposte si affiancherebbe infatti la garanzia della qualità tipica del lifestyle italiano, mentre un ulteriore volano potrebbe essere caratterizzato dal basso costo della vita dell’Italia meridionale rispetto ai Paesi del Nord Europa. Tutti ingredienti in grado di agire a livello sinergico e di dare potenzialmente una svolta importante a molte economie locali e aree rurali attualmente in sofferenza.

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