Reggio Calabria, pronto soccorso ortopedico: per le fratture il cartone al posto dei gessi

All'ospedale di Reggio Calabria, precisamente al pronto soccorso ortopedico mancano stecche rigide, tutori e gessi, così dopo le 20 i medici sono obbligati ad usare il cartone per curare i pazienti.

Reggio Calabria, pronto soccorso ortopedico: per le fratture il cartone al posto dei gessi

Il pronto soccorso dell’ospedale di Reggio Calabria è sprovvisto di tutori e gessi per immobilizzare e curare distorsioni e fratture, al suo posto vengono impiegati dei cartoni. Le foto incredibili sono state pubblicate dai pazienti sottoposti a cure “fai da te” in assenza di strumentazione idonea, soprattutto nelle ore notturne. 

La causa principale di questo disservizio sanitario è dovuto prima di tutto agli orari del pronto soccorso ortopedico, che alle 20 chiude le porte per insufficienza di risorse. A questo si aggiunge una scarsa fornitura e poco personale. La drammatica situazione in cui versa il pronto soccorso di Reggio è confermata da Gianluigi Scaffidi dell’Anaao Assomed Calabria, che al Corriere della Calabria ha spiegato: “È vero, può capitare: al pronto soccorso di Reggio fratture e distorsioni si immobilizzano con i cartoni. E questo nonostante si tratti di un Dea di II livello” e prosegue: “Di notte ortopedia è chiusa, e i pazienti che si recano al Pronto soccorso dell’ospedale può capitare di venire immobilizzati per una frattura o una distorsione con dei cartoni”.

Inoltre, come illustrato da un ortopedico dell’ospedale, il frequente ricorso al cartone per stabilizzare parti traumatizzate è dovuto ad una serie di fattori: infermieri non aggiornati e preparati ad immobilizzare parti fratturate e scarso materiale a causa di limiti di spesa, oltre alla necessità di far quadrare i bilanci dell’ospedale.

Il primario del Pronto Soccorso, non ha rilasciato dichiarazioni, ma ha comunque confermato il ricorso a questa pratica poco sanitaria di ortopedia. La situazione diventa più drammatica, se si tiene conto che il reparto è stato aperto al pubblico solo due anni fa dall’ex ministro della salute Beatrice Lorenzin. 

In realtà oltre al reparto di Ortopedia, la situazione è preoccupante per l’intero ospedale. I sindacati dei medici, pochi giorni fa hanno elencato una serie di criticità che costringono ad alcuni disservizi dovuti soprattutto ad una dotazione organica insufficiente, che penalizza i reparti di Radiologia, Ortopedia, Gastroenterologia e Medicina. Il commissario della Sanità calabrese ha autorizzato nuove assunzioni di personale medico, precisamente 96. Ma le nuove assunzioni probabilmente non aiuteranno ad evitare ingessature di cartone e a risanare la situazione dell’ospedale calabrese.

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