Secondo uno studio, l’amore che proviamo per i cani è simile a quello dei genitori per un figlio (1 / 2)

Secondo uno studio, l’amore che proviamo per i cani è simile a quello dei genitori per un figlio

Nel mondo esistono milioni e milioni di amanti degli animali in generale. Ma diciamoci la verità: è raro trovare una persona a cui non piacciano i cani. Moltissime persone non riescono a fare a meno di questo animale e nel corso della loro vita arrivano ad averne anche più di uno. Non è un caso che moltissime persone inorridiscono al solo pensiero che in certe parti del Mondo i cani vengano mangiati, mentre quando la stessa sorte tocca ad altri animali il dispiace è minore, se non inesistente.

Ebbene, uno studio universitario, condotto dal professore Miho Nagasawa dell’Azabu University (Giappone) ha confermato che tra umani e cani c’è un rapporto speciale. Un rapporto non paragonabile a quello con altri animali (solo i gatti ci si avvicinano, ma i cani mettono d’accordo più persone). Non paragonabile a quello con altri animali ma paragonabile a quello tra un genitore e il proprio figlio. Non è un’iperbole, bensì un dato di fatto.

Com’è possibile che tra gli umani e i cani si sviluppi questo rapporto speciale? Semplice: è una questione di chimica. Per usare una formula che piace tanto ai romantici di tutto il Mondo, sono i ‘piccoli gesti’ che fanno la differenza. Piccoli gesti come un contatto visivo e prolungato tra padrone e cagnolino. Gesti d’affetto e sguardi carichi di significato ‘scatenano’ la produzione di ossitocina, l’ormone che trasmette i sentimenti paterni e materni.