È polemica su Di Maio: ha assunto l’amica come segretaria a più di 70mila euro l’anno

In piena discussione sui tagli ai vitalizi, è bufera sul ministro Di Maio, che ha assunto come segretaria l’amica Assia Montanino. Per lei il compenso riconosciuto sfiora i 73mila euro all’anno.

È polemica su Di Maio: ha assunto l’amica come segretaria a più di 70mila euro l’anno

Non si placano le recenti accuse che hanno investito il vicepremier Luigi Di Maio. Il ministro dello sviluppo economico e del lavoro è stato bersagliato dalle polemiche a seguito dell’assunzione di Assia Montanino a segretaria personale. La ragione della bufera mediatica è molto semplice: in tempi di sforbiciate ai vitalizi, il compenso pattuito per l’incarico, di poco inferiore ai 73mila euro all’anno, sembra essere una cifra alquanto esorbitante.

La 26enne laureata in economia non rispetterebbe infatti nessuno dei principi che hanno contraddistinto le battaglie politiche dei pentastellati. Stiamo parlando di valori come la trasparenza e la meritocrazia. Della donna si conosce infatti ben poco. Sul sito del ministero non è stato pubblicato il suo curriculum, che secondo quanto si vocifera annovera una laurea triennale in Economia Aziendale. Non conoscendo il suo passato, non si ci può nemmeno esprimere sul lato della meritocrazia. Ad ogni modo sembra che la dottoressa abbia alle spalle solo una stage presso la segreteria della vicepresidenza della Camera.

A detta di molti sarebbe però decisamente troppo poco per giustificare un simile avanzamento di carriera, e soprattutto una retribuzione così alta. Ma allo stesso tempo è stata bollata come un’evidente contraddizione con le intenzioni dell’attuale esecutivo, lo stesso che ha fatto della lotta ai vitalizi uno dei suoi cavalli di battaglia.

Come se non bastasse, si è scoperto che Assia Montanino proviene da Pomigliano d’Arco, la stessa città di origine di Luigi di Maio. Altre fonti hanno poi aggiunto che la donna è in verità la compagna del braccio destro del vicepremier del Movimento 5 Stelle.

A rispondere all’indignazione espressa da una parte dell’opinione pubblica è stato lo stesso Di Maio, tuonando a difesa della sua scelta: “Lo schifo che leggo oggi su un quotidiano va messo nella categoria della stampa spazzatura”. Come da lui spiegato, i due si conoscono da cinque anni. Lei, figlia di un commerciante che ha avuto il coraggio di denunciare i suoi strozzini, era all’epoca una studentessa universitaria alla quale è stata concessa una chance di tirocinio presso la sua segreteria di vicepresidente della Camera: “Negli anni si è distinta per la sua capacità di gestire situazioni complesse di segreteria. E posso assicurarvi che non ho mai conosciuto una persona più onesta e leale di lei. Vergognatevi”.

Anche la stessa Montanino non ha tardato a replicare al polverone sollevatosi a seguito della sua assunzione: “Lavoro per due ministeri, con uno stipendio solo, pur avendo diritto a due stipendi. La cifra netta che prendo mensilmente — circa 3300 euro — copre un impegno che si protrae 7 giorni su 7, senza limiti di orario. E con responsabilità importanti”.

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