Richiami alimentari, Lidl: ritirati i lotti di surgelati Freshona per possibile listeria

Lidl ha deciso di richiamare le confezioni di mais e mix di verdure surgelate per listeria. I lotti sono stati venduti solo ed esclusivamente in Sicilia.

Richiami alimentari, Lidl: ritirati i lotti di surgelati Freshona per possibile listeria

La famosa catena di supermercati tedesca che ha molteplici punti vendita nel nostro Paese, Lidl Italia, ha deciso di ritirare dal mercato tutti i lotti di mais e mix di verdure surgelati distribuiti con marchio Freshona e prodotti negli stabilimenti di  Greenyard.

Il motivo è che c’è un potenziale pericolo di contaminazione da Listeria monocytogenes. Il mais viene venduto nelle confezioni da 450 grammi e il lotto ha il codice a barre 20417963, mentre il mix di verdure viene distribuito in confezioni da 1 kg con il codice a barre 20039035.

Il richiamo di Lidl nei confronti dei prodotti surgelati

L’allarme è scattato per la prima volta nel 2015 quando è iniziata la diffusione del focolaio da listeriosi che ha colpito 47 persone, di cui 9 sono morte, in cinque Paesi appartenenti all’Unione Europea: Austria, Danimarca, Svezia, Regno Unito e Finlandia.

La segnalazione arriva dall’ultimo bollettino pubblicato da Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control) e dall’Efsa (European Food Safety Authority). Le confezioni ritirate sono quelle prodotte dal 2016 al 2018, ma Lidl e Greenyard (l’azienda che li produce), fanno sapere che i prodotti sono stati venduti solo in Sicilia e, dunque, con lo scopo di prevenire possibili rischi, è caldamente consigliato di evitarne la consumazione.

I clienti che l’hanno acquistato devono riportarlo al punto vendita in modo da ricevere il rimborso, anche senza presentare lo scontrino. Il fatto che la contaminazione si sia mantenuta per tre anni, suggerisce che i microrganismi infetti siano rimasti nell’azienda produttiva anche dopo la decontaminazione.

La contaminazione da listeria monocytogenes può portare a gravi malattie a livello gastrico e intestinale e i sintomi sono molto simili a quelli di una classica influenza. Le persone più deboli a livello di sistema immunitario sono quelle più a rischio, come ad esempio anziani, bambini e donne in gravidanza.

Anche in Ungheria, le autorità hanno ritirato dal mercati tutti i prodotti a base di vegetali surgelati, e poiché la malattia ha dei lunghi tempi di incubazione, circa 70 giorni, potranno verificarsi nuovi casi di contaminazione di persone. Non ci resta che aspettare e vedere come si evolverà la situazione nei prossimi giorni, sperando che non ci siano altri contagiati e logicamente altre vittime, sperando che i controlli e le restituzioni vengano effettuati il prima possibile.

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