YouTube, pur senza troppo clamore, ha messo a regime una serie di novità che dimostrano una certa attenzione verso il consumatore. Nel contempo, ha avviato interessanti test su Android e, quasi in contemporanea, attenzionato anche i minori con una versione riveduta e corretta dello spin-off Kids.
Un mese fa circa si è tenuto il Google I/O 2018 nel corso del quale vennero annunciate anche diverse novità per YouTube. Ebbene, da qualche giorno tali migliorie risultano in rilascio sia nella versione Android che iOS dell’app: nello specifico, nell’area “notifiche” è ubicata la feature “sintesi programmata“, che permette di stabilire a quale ora ricevere un riassunto ragionato e cumulativo di tutte le ultime uscite relative ai canali cui si è iscritti.
Sempre con la finalità di non essere disturbati, è arrivata anche una modalità “non disturbare” idonea all’app, anch’essa programmabile nell’orario, chiamata “Disattiva suoni e vibrazioni“.
Addirittura già soggetta ad una modifica è la funzione chiamata “Ricordami di fare una pausa“, appena introdotta nelle ultime settimane: sino a qualche giorno fa, consentiva di farsi avvertire, a intervalli preconfigurati (5, 30, 60, 90 o 180 min), di fare una pausa tra un video e l’altro. Ora, a partire dalla versione 13.20.54 della beta per Android, è possibile – grazie ad un’attivazione via server remoto – anche impostare range di tempo personalizzati tra un avviso e l’altro.
Tra le novità in corso di rilascio, per YouTube, figurano anche il supporto ai comandi vocali, a vantaggio dell’app installata sulle Android TV e quello alle gesture via sensore biometrico: in quest’ultimo caso, i pochi fortunati possessori di un Pixel con Android P in versione developer preview 2 possono poggiare il dito sullo scanner digitale e gestire il video in riproduzione tramite i canonici comandi (avanti, indietro, play, pausa) apparsi in pop-up.
Nel frattempo, diversi utenti hanno confermato d’esser stati avvertiti via mail (in seguito all’attivazione di un promemoria) dell’arrivo del web player YouTube Music, annunciato nelle passate settimane: di questi, gli utenti già iscritti a servizi come Google YouTube Red, Play Music, e YouTube Premium, risulterebbero già in grado di fruire del succitato player, mentre gli altri visualizzerebbero un semplice messaggio sull’imminente arrivo del servizio.
Secondo il portale 9to5google, Mountain View sarebbe decisamente al lavoro anche sull’app Android di YouTube Music che, nel codice della versione 2.35, nasconderebbe riferimenti sia alla realtà virtuale, sempre più usata dagli artisti nei loro spettacoli, che ad una funzione “SmartRemote”, probabilmente allo studio per consentire il controllo dell’app – da smartphone – su dispositivi non “cast”, come le consolle da gioco, le smart tv, gli smart speaker, e gli smart display.
I test non mancano: qualche giorno fa, si è avuta notizia di alcune sperimentazioni afferenti l’interfaccia Android dell’app: tra i collaudi in oggetto, i più interessanti riguardano la funzione ricerca, prima relegata ad una piccola app, ed ora assegnataria di 2/3 della parte superiore, col testo incluso nel form per la query più piccolo. Sempre su Android, ma in predicato di arrivare stabilmente nell’app nel corso delle prossime settimane, è una “modalità incognito” più semplice da raggiungere: per attivarla, basterà aprire il menu nascosto dall’avatar e, ivi giunti, avvalersi della voce “Attiva modalità Incognito”, posta in sostituzioni delle precedenti “Cambia Account” ed “Esci”. Da quel momento, non appariranno le iscrizioni attive e non sarà salvato alcun dato sulle attività in corso (cronologia ricerche, cronologia visualizzazioni, etc).
A concludere il novero dei test sulla versione Android di YouTube un freschissimo contributo di AndroidPolice, secondo il quale si starebbe collaudando, col contributo di pochi e selezionati utenti, il cambio di nome di alcune sezioni/sotto-sezioni: nello specifico, la scheda Attività apparirebbe col nome di “Posta in arrivo” (Inbox) e, al suo interno, la sezione Condivisi risulterebbe denominata come “Messaggi” (Messages).
Per il futuro prossimo, invece, è corsa voce che YouTube, per risolvere i problemi dei video inopportuni suggeriti ai bambini, abbia in cantiere di proporre una versione ad hoc di YouTube Kids, in cui i video proposti ai minori non saranno suggeriti da un algoritmo automatico, bensì da una redazione umana che effettuerà le scelte sulla base dei canali cui i pargoli son già iscritti: la preferenza tra l’app normale e la sua versione “no algoritmo” spetterà ai genitori.