La generazione dei nati tra gli anni ’80 e ’90 rischia di non raggiungere il benessere dei propri genitori (1 / 2)

La generazione dei nati tra gli anni ’80 e ’90 rischia di non raggiungere il benessere dei propri genitori

‘Millennials’. Ultimamente sentiamo spesso questa parola. Per chi non lo sapesse, vengono considerate tali le persone nate tra il 1981 e il 1996, insomma quelli che sono diventati ‘maturi’ e che sono entrati nel mondo del lavoro durante la ‘Grande recessione’, iniziata indicativamente nel 2007/2008. Questi ragazzi e ragazze devono risparmiare più a lungo per potersi permettere una casa, in primis perché il costo della vita è aumentato negli ultimi 10 anni a fronte di una ‘stagnazione’ relativa agli stipendi.

Secondo un report della Federal Reserve Band of St. Louis (Missouri), questa generazione rischia di diventare ‘perduta’ dal punto di vista della ricchezza accumulata. Le difficoltà finanziarie sono diventate quasi la normalità per loro. “Il deficit in termini di ricchezza accumulata nel 2016 dai Millennials è molto elevato in termini percentuali e inoltre la famiglia media degli anni ’80 ha perso terreno dal 2010 al 2016” si legge nello studio.

Per colpa della crisi finanziaria, i Millennials possono ‘lamentare’ un 34% di ricchezza in meno rispetto a quella che avrebbero avuto se la crisi non fosse avvenuta. Per fare un esempio pratico, per le persone nate negli anni ’70 lo scarto era del 18%, per quelli degli anni ’60 addirittura 11%. La famiglia americana (ma un po’ tutte quelle dei paesi ‘ricchi’) ha subito ‘ampie e profonde perdite’ in termini di reddito e ricchezza per via della crisi finanziaria. Tutti hanno perso ricchezza, ma i danni maggiori li hanno sofferti le famiglie i cui componenti non hanno raggiunto l’età della pensione.