Sempre più spesso capita di ascoltare edificanti storie in cui le vite di persone soggette a malattie cardiache congenite siano state salvate dal ricorso all’Apple Watch: su Android, tuttavia, il panorama delle alternative capaci di misurare, oltre ai battiti cardiaci, anche la pressione, era davvero sconsolante. Al Computex 2018, però, sono arrivate le valide proposte di Asus (VivoWatch BP) e Lenovo (Watch X), pronte a colmare tale lacuna.
Ogni anno, 9.4 milioni di persone perdono la vita a causa dell’ipertensione, un dato che potrebbe peggiore, e di molto, nel prossimo futuro, stando alle recenti statistiche dell’OMS, secondo le quali – entro il 2025 – avremo 1.56 miliardi di ipertesi nel mondo.
Asus VivoWatch BP, presentato allo stand Asus assieme a varie proposte per l’informatica ed il gaming mobile, risulta del 50% più compatto di un tradizionale sfigmomanometro, e la sua forma – vagamente ottagonale – ha piacevolmente curvati gli angoli dietro i quali sono poste delle vitine. Il display è protetto dal vetro Gorilla Glass, ed i cinturini – intercambiabili – sono in silicone di qualità medica.
Confermate le possibilità di mostrare le notifiche da smartphone, e di monitorare anche il sonno, il focus del VivoWatch BP è la misurazione, in tempo reale, della pressione, tramite i sensori ECG e PPG ed un pulsantino metallico – posto a sinistra dello schermo – sul quale va appoggiato il dito, onde ottenere, in 15 secondi, il responso. A misurazione avvenuta, l’intelligenza artificiale del device – la HealthAI – si occuperà, analizzati i dati, di suggerire modi e stili di vita per contenere la pressione a livelli sicuri. Dotato di un’autonomia stimata in 28 giorni, l’Asus Vivo Watch BP arriverà in Europa ad Agosto, a pressappoco 150 euro.
Anche Lenovo, che per lo più si è concentrata sugli smartphone, ha attenzionato a dovere il segmento salutistico, con la parziale presentazione del Watch X, sul conto del quale – però – non sono stati riferiti i dati su sistema operativo, memorie, e processore.
L’erede dell’orologio ibrido Watch 9 si presenta con una cassa impermeabile all’acqua sino ad 80 metri, ed una robusta dotazione di sensori per misurare le attività sportive all’aperto (giroscopio, barometro, sensore geomagnetico e di gravità), ed il modo in cui risponde il nostro corpo (cardiofrequenzimetro). La presenza anche del sensore per misurare la pressione sanguigna, tuttavia, apre anche a scenari d’impiego più salutistici, in particolar modo per gli utenti ipertesi.
La batteria, grazie alla capienza di 600 mAh, ed all’adozione di un display OLED sotto le lancette fisiche sul quale mostrare le notifiche del telefono (ricevute via Bluetooth 5.0), garantisce un’autonomia – in stand-by – di 45 giorni. Lenovo Watch 9 è già in commercio, nella versione standard, a circa 40 euro (299 yuan) per il modello con cinturino in maglia “milanese”, ed a 45 euro (329 yuan) per quello col cinturino in pelle: diversamente, la Explorer Edition farà costare 53 euro (399 yuan) il primo modello, e 58 euro (429 yuan) il secondo.