Gigi Buffon si racconta: “La depressione? Mi chiedevo perché a me. Avevo perso la gioia di vivere.” (1 / 2)

Gigi Buffon si racconta: “La depressione? Mi chiedevo perché a me. Avevo perso la gioia di vivere.”

Le ultime settimane di Gianluigi Buffon sono state molto impegnative, dopo 17 anni ha detto addio alla Juventus e presto firmerà il contratto con il Paris Saint Germain. Durante un’anticipazione del libro di Alessandro Alciato “Demoni”, l’ormai ex portiere della Juventus e della nazionale ha confessato di aver sofferto di depressione e di aver affrontato delle sfide molto più grandi. Ha rivelato che nel lontano 2004, aveva perso la gioia di vivere e si sentiva costretto ad andare

avanti con il suo malessere e il fatto di dover fornire sempre delle prestazioni molto elevate in campo per non danneggiare la squadra bianconera e l’Italia. Questa condizione, ha portato Buffon a sprofondare in un baratro: “Quello stato di me mi accompagnava nel baratro di mille domande: Perché proprio a me? Ma non sono bello, ricco e famoso?”

Ma un giorno, durante una visita alla Galleria d’Arte Moderna a Torino e più precisamente in vista del quadro di

Chagall La Passeggiata si è reso conto di essere contento della vita che stava conducendo: “Per qualche minuto mi ha reso contento. Quel quadro mi ha insegnato che anche le piccole cose avrebbero potuto, piano piano, trascinarmi fuori da quella melma. Ho iniziato a leggere tanti libri e mi sono anche iscritto a un corso di chitarra”

Nel libro che verrà presto pubblicato, Gigi Buffon ha raccontato della sua partita più difficile. È stata il 15 Febbraio del 2004