L’Italia piange l’attore Paolo Ferrari (1 / 2)

L’Italia piange l’attore Paolo Ferrari

Dopo Milos Forman e Ronald Lee Ermey, un altro pezzo di storia del cinema se n’è andato in questa prima metà del 2018. Nella notte tra sabato 5 e domenica 6 maggio è morto a Roma, a 89 anni, l’attore Paolo Ferrari. Alle ‘nuovissime’ generazioni non suonerà come un nome molto popolare, mentre è molto più probabile che le persone nate dagli anni 40 agli 80 lo ricordino bene come attore poledrico: cinema, teatro e tanta televisione. Oltre a ciò ha lavorato anche come doppiatore.

Paolo Ferrari può vantare, nel corso della sua carriera, collaborazioni eccellenti: da Elio Petri a Franco Zeffirelli, passando per Alessandro Blasetti e Pier Paolo Pasolini.

La carriera di attore era nel suo destino: già a 9 e 10 anni le prime comparse: in “Ettore Fieramosca” di Blasetti e “Kean” di Brignone. Qualche anno dopo, nel 1958, viene scelto da Zeffirelli per “Camping”. Nello stesso periodo il primo ruolo importante come doppiatore: è sua la voce di Jean Louis Trintignant nella versione italiana di “Sorpasso” di Dino Risi.

Ferrari diventa popolare nei primi anni ’60, quando partecipa in veste di attore ad alcune serie televisive di successo. Ad esempio molti lo ricorderanno per il ruolo di Archie Goodwin in “Nero Wolf”. Sempre tra gli anni 60 e 70, realizza una miniserie di pubblicità per la Dash, marca di detersivi. Il ‘boom’ arriva quando gli viene affidata la conduzione del Festival di Sanremo. Altri ruoli importanti li ha ricoperti ne “Il Mattatore”; in cui recita insieme alla prima moglie Marina Bonfigli e in “Orgoglio”, diretto da Vittorio Gassman.