Per Brunella quello del 22 Aprile non è stato un bel risveglio. La giovane vive con i genitori a Napoli, nei pressi di Piazza Nazionale, nella mattinata viene svegliata a strattoni dal padre in quanto la madre versava in cattive condizioni di salute. La donna soffre da tempo di diverse patologie come: artrite psoriasica, sindrome di Manière e scompensi cardiaci, che alcuni anni prima le hanno causato un infarto. Inoltre, qualche mese fa, ha sofferto di problemi post-operatori dopo un intervento al ginocchio. Insomma situazioni di salute non ottimali che portano la figlia della donna – Brunella – a chiedere assistenza prima al 118 e poi la guardia medica. Ma ciò che riceve in cambio è una situazione di malasanità.
Come ha raccontato Brunella, al giornale Il Mattino, la madre verso le 6.15 del 22 Aprile si è sentita male: “avvertiva forti vertigini, dovute alla sindrome di Manière, e probabilmente aveva la pressione alta perché stava collassando“, così la giovane insieme al padre capiscono che la donna ha bisogno di aiuto immediato. Brunella si mette così al telefono e chiama la guardia medica, senza ricevere però risposta. Allora decide di provare con il 118: “l’operatore mi ha chiesto di misurare la pressione a mamma, ma gli ho spiegato più volte che non avevo l’apparecchio per compiere quell’operazione. A quel punto mi assicura che arriverà un’ambulanza entro pochi minuti”.
Trascorrono 15 minuti, ma i soccorsi non arrivano. Brunella, in ansia per la madre, decide di richiamare la guardia medica, ma l’aiuto ricevuto la lascia senza parole. A rispondere è un ragazzo, che consiglia di somministrare alla donna acqua e zucchero; giustamente la giovane fa notare che la madre al contrario probabilmente ha un picco di pressione alta e quindi acqua e zucchero potrebbero peggiorare la situazione: “ma lui insiste che quello è il modo migliore per farla riprendere. Poi, spazientito, mi chiede di richiamare dopo mezz’ora, tre quarti d’ora, perché stavano per fare un cambio turno e non poteva mandare nessuno a casa“. Sconvolta Brunella aspetta il 118.
L’unità del 118 arriva dopo altri dieci minuti, visita la donna e le mette un lavaggio che, come dichiara Brunella, sicuramente non consisteva in acqua e zucchero. Dopo poco per fortuna la madre inizia a stare meglio, ma Brunella rimane amareggiata per l’aiuto non ricevuto dalla guardia medica, dando luogo a un caso di vera e propria malasanità: “Non credo sia normale che la guardia medica ti dica di richiamare dopo mezz’ora perché hanno un cambio del turno”.
La guardia medica dovrebbe garantire ai cittadini assistenza medica tutti i giorni della settimana, soprattutto di notte e nei giorni festivi, in assenza del medico di base. I loro servizi dovrebbero consistere in visite mediche urgenti, certificati di malattia e quando occorre consigliare il ricovero ospedaliero.