La clinica Vada Sabatia di Vado Ligure è al centro dello stupore nazionale. Negli ultimi mesi, quattro pazienti si sono svegliati da uno stato di coma profondo. I pazienti erano in coma da anni ma, in maniera del tutto inaspettata, si sono risvegliati. I familiari, commossi, hanno dichiarato: “È un miracolo. Come rinascere e iniziare una nuova vita“.
La storia assume un tratto ancora più “soprannaturale” quando si osserva l’accaduto: oltre al fatto che in pochi mesi quattro pazienti si siano risvegliati da un coma profondo, le 4 persone sono a coppia, ovvero – nella vicenda – sono coinvolti due uomini e due donne. Un vero e proprio stupore ha colpito i familiari e i medici della struttura, che non hanno spiegazioni per il “miracolo”.
Il coordinatore dei fisioterapisti, Gianfranco Bruzzone, al “Il Secolo XIX, ha raccontato: “Stavamo facendo la seduta quotidiana quando ho visto che muoveva gli occhi. Allora ho iniziato a sollecitarlo, capivo che voleva parlarmi e l’ho invitato in modo insistente a dirmi quello che voleva. Alla fine si è come liberato da un blocco e mi ha mandato a quel paese. È stato un momento di grande euforia. Per lui ma anche per me. Ci trovavamo nella sala di “stimolazione polisensoriale”, dove lavoriamo con loro proponendo luci diverse e musica, anche facendo assaggiare i piatti preferiti“.
I familiari di chi versa in condizioni di “coma profondo”, dopo molti anni, perdono la fiducia e si rassegnano ad una vita fatta di ore in ospedale, con la speranza di osservare un cenno di vita, una carezza, o una reazione, dal proprio caro in coma. La notizia dei risvegli ha fatto subito il giro della struttura, creando una nuova speranza nei parenti dei pazienti che versano ancora in gravi condizioni. Il sindaco Monica Giuliano si è dichiarata commossa ed emozionata: “E’ una splendida notizia, questa struttura è diventata un vero gioiello, un’eccellenza conosciuta in tutto il nord Italia”.
I pazienti che si sono risvegliati, come suddetto, sono due uomini e due donne: il primo è Lorenzo Damiano, in stato di coma dal 2013, in seguito ad un incidente motociclistico. Poi c’è Antonio Nardin, 53 anni, che cadde da una barca inavvertitamente e si trovava da anni in stato vegetativo.
Delle due donne, invece, l’identità è al momento sconosciuta, ma una era ricoverata in coma per un’emorragia cerebrale, mentre l’altra per una gravissima patologia.